La maggioranza dei giovani italiani vorrebbe l’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti politici. A rilevarlo è l’ultimo sondaggio condotto dall’istituto demoscopico Swg su un campione rappresentativo nazionale di 1500 soggetti maggiorenni, divisi tra “popolazione” e “giovani”: secondo il 69% degli intervistati l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sarebbe “una scelta giusta”, mentre tra questi lo pensa addirittura il 78% dei giovani. Solo il 15% della popolazione e il 10% dei giovani credono che tale abolizione sia “una scelta sbagliata, basta dare regole ferree di controllo”, mentre appena il 6% della popolazione e il 3% dei giovani sono convinti che togliere i finanziamenti pubblici agli schieramenti politici rappresenterebbe “una scelta sbagliata perché la politica ha un costo”. Sono addirittura più numerosi gli intervistati che, nell’indecisione, hanno preferito rimanere sull’opzione “non sa” (10% della popolazione, 9% dei giovani). Un altro recente sondaggio Swg, condotto all’indomani dell’incontro tra Pier Luigi Bersani e Giorgio Napolitano, ha rilevato che la metà degli italiani (50%) vorrebbe tornare immediatamente al voto, mentre il 35% degli intervistati vorrebbe veder confermato l’attuale Capo dello Stato al Colle.