Guerra interna nel Movimento cinque stelle? Sembrerebbe di sì a giudicare da un articolo pubblicato dal quotidiano Libero in cui si racconta il caso di una querela da parte dell’avvocato Luigi Piccarozzi, membro attivo dei Cinque stelle, nei confronti del capogruppo alla camera Roberta Lombardi. Una querela per aggressione: la Lombardi e altri attivisti avrebbero secondo l’accusa aggredito il Piccarozzi. Il tutto sarebbe successo durante una riunione privata di membri del movimento alla presenza del leader Beppe Grillo lo scorso gennaio. Piccarozzi sarebbe stato invitato personalmente da Grillo per ratificare il simbolo del movimento da presentare al Viminale alle elezioni politiche di febbraio. Ma alla Lombardi e ad altri la sua presenza non sarebbe stata gradita. Secondo l’accusa tale Ilaria Loquenzi su richiesta di Roberta Lombardi avrebbe impedito l’ingresso di Piccarozzi all’ingresso cercando di spingerlo fuori . Doveva intervenire Grillo per farlo entrare (Grillo viene citato nella querela come testimone). Ecco il racconto di quanto succede poco dopo: “Non essendo riuscita ad allontanarmi, la Lombardi irrompeva per la seconda volta nella sala riservata, stavolta accompagnata da Dante Santacroce, suo collaboratore e attivista M5s Roma, candidato alla Regione Lazio. I due si sono diretti verso di me e il Santacroce mi afferrava in maniera decisiva e violenta, mentre ero seduto al tavolo. Mi strattonava e tirava per farmi alzare e allontanare dalla riunione gridando testuali parole: “Tu non puoi stare qui, devi andartene. Hai capito? Altrimenti sono guai”. A questo punto Grillo è costretto a intervenire nuovamente ordinando che il Piccarozzi rimanga e che invece si allontani la Lombardi. Non finisce qui: al termine della riunione il Piccarozzi sarebbe stato circondato nella hall dell’albergo da membri del M5S e minacciato ancora. La querela è stata sporta lo scorso gennaio e al momento non risultano dichiarazioni al proposito della Lombardi.