“Si sta cercando di farmi apparire come un nemico dell’euro e dell’Europa. Niente di più falso”. A dirlo, in una nota diffusa recentemente, è Silvio Berlusconi. Il Cavaliere replica dunque alle critiche sollevate ieri nei suoi confronti dopo aver annunciato che nel governo deve esserci qualcuno che “abbia il coraggio e l’autorevolezza di andare a Bruxelles e dire a quei signori: noi siamo in queste condizioni perché ci avete cacciato voi, con la vostra dannata politica dell’austerità. Dobbiamo rimettere a posto le cose e, da qui in avanti, il limite del 3% all’anno e il fiscal compact ve li potete dimenticare”. Oggi Berlusconi invece scrive: “Vorrei che chi mi critica leggesse quanto scrive stamani su Le Monde l’economista liberal e premio nobel Paul Krugman: Finché i dirigenti politici non avranno da offrire ai cittadini altro che sacrifici e disoccupazione, i discorsi saranno vana emissione di fiato. Quando sento Wolfgang Schauble, ministro delle finanze tedesco, allarmarsi per i pericoli di una politica monetaria troppo espansionista della Banca centrale europea, mi dico ‘Oh, mio Dio!’, perché la Bce è la sola istituzione che resta all’Europa per nutrire e sostenere la crescita. E’ questo spirito che può distruggere l’Europa”. E ancora: “Quanto ho detto ieri coincide in tutto e per tutto con quel che Krugman e altri grandi economisti vanno sostenendo da tempo, a difesa e certamente non contro l’Europa, affinché l’Unione Europea si spinga finalmente sulla strada del rilancio produttivo e della creazione di nuovi posti di lavoro”, ha aggiunto Berlusconi, che poi conclude: “In questo senso, il mio appello deve essere inteso come un incitamento e un incoraggiamento all’attività di quel governo che stiamo sostenendo con assoluta lealtà”.