Si è concluso il secondo turno delle elezioni amministrative in Sicilia che ha riservato non poche sorprese, soprattutto nei tre capoluoghi in cui si è svolto il ballottaggio: a Ragusa ha trionfato il candidato sindaco del Movimento 5 stelle, Federico Piccitto, che ha ottenuto il 69,4% dei voti contro il 30,6% dello sfidante del centrosinistra Giovanni Cosentini, vicesindaco uscente. A Siracusa, invece, dove è stata registrata una bassissima affluenza (35%) a vincere è stato il candidato del centrosinistra Giancarlo Garozzo, in testa con il 53% dei voti davanti a Ezechia Paolo Reale, sostenuto da una serie di liste civiche. Sorpresa anche a Messina, dove proprio nel finale il candidato “No Ponte” Renato Accorinti, sostenuto da una lista civica, ha superato con il 52,86% dei voti il candidato del centrosinistra Felice Calabrò.
Ignazio Abbate è il nuovo sindaco di Modica, comune in provincia di Ragusa, dopo aver ottenuto il 63,12% dei voti. Il candidato sostenuto da Unione di centro e liste civiche ha superato Giovanni Giurdanella, candidato del Pd, fermo l 36,88%.
Filippo Miroddi, sostenuto dall’Unione di Centro e da liste civiche, è il nuovo sindaco di Piazza Armerina, comune dell’ennese, dopo aver ottenuto il 61,95% dei voti. Staccato Maurizio Prestifilippo, sostenuto da liste civiche, Pdl, Grande Sud, Il Megafono-Lista Crocetta e Fratelli d’Italia, fermo al 38,05%.
“La vittoria di Renato Accorinti a Messina è una bella notizia per la Sicilia e per la città di Messina, è un segnale importante che dimostra come sia possibile vincere quando si è in campo con una proposta politica efficace, non confinata dentro il recinto della testimonianza e capace di rompere i legami col passato”. A dirlo è il deputato Erasmo Palazzotto, coordinatore regionale di Sel Sicilia.
A Rosolini, comune in provincia di Siracusa, il nuovo sindaco è Corrado Calvo, candidato sostenuto da quattro liste civiche ed eletto con il 52,23% delle preferenze totali. Alle sue spalle c’è quindi Pippo Incatasciato, il quale si attesta al 47,77%.
Scrutinio completo anche a Siracusa, dove Giancarlo Garozzo, candidato del centrosinistra, è stato eletto sindaco con il 53,3% delle preferenze. Superato quindi Ezechia Reale, sostenuto da liste civiche di centrodestra, fermo al 46,7%.
E’ arrivata la sentenza sul caso Ruby, dopo 26 mesi di processo e oltre 50 audienze, imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. Sentenza ancora più pesante di quanto aveva chiesto l’accusa cioè sei anni di reclusione. Sono stati inflitti ben sette anni di reclusione oltre alla interdizione perpetua ai pubblici uffici. Si aspettano ovviamente le reazioni e i commenti dell’interessato, ma è una sentenza ovviamente epocale destinata a spaccare opinione pubblica, forze politiche e probabilmente anche il governo. Il commento di Giuliano Ferrara: sentenza bestiale.
Sono sette i comuni in provincia di Catania interessati dal ballottaggio: Aci Sant’Antonio, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Giarre, Mascalucia e Scordia. Ad Aci Sant’Antonio è stato eletto Santo Orazio Caruso con il 53,96% dei consensi, mentre Giuseppe Ferrante è il nuovo sindaco di Adrano. Il nuovo primo cittadino di Scordia è Franco Tambone, vincitore con 5.094 preferenze contro lo sfidante Sciacca fermo a quota 2.902 voti. A Belpasso, invece, a vincere è Carlo Caputo con il 56,4%, mentre a Mascalucia il sindaco eletto oggi è Giovanni Leonardi del centrodestra, il quale ha superato Vincenzo Magra. Completano il quadro di Catania i comuni di Giarre e Biancavilla, dove i nuovi sindaci sono rispettivamente il candidato del centrodestra Roberto Bonaccorsi e Pippo Glorioso del centrosinistra.
Giuseppe Ferrante è il nuovo sindaco di Adrano, comune in provincia di Catania. In questo ballottaggio, il candidato sostenuto dal Pdl e liste civiche ha raggiunto quota 57,62% dei consensi totali, staccando Fabio Mancuso, sostenuto da liste civiche, fermo al 42,38%.
Dopo Twitter, Beppe Grillo festeggia anche sul proprio blog: “Federico Piccitto è il nuovo sindaco di Ragusa con il 69,35% delle preferenze pari a 20.720 voti. Lo sfidante Cosentini, sostenuto da pd, udc e Crocetta si è fermato ad appena 9.165 voti, poco più del 30%. Ragusa, dopo Parma, è il secondo capoluogo di provincia con un sindaco del M5S e il primo comune a 5 Stelle della Sicilia. I sindaci del M5S sono ora sette. Oltre al neo eletto Federico Piccitto: Roberto Castiglion a Sarego (VI), Marco Fabbri a Comacchio (FE), Alvise Maniero a Mira (VE). Federico Pizzarotti a Parma, Fabio Fucci a Pomezia (RM) e Mario Puddu ad Assemini (CA)”. Il MoVimento 5 Stelle, scrive ancora Grillo, “continua il suo lento, ma inesorabile, cammino all’interno delle istituzioni. Federico, insieme agli assessori, ai consiglieri e agli attivisti, aprirà il Comune ai cittadini. Per Ragusa è tempo di cambiare: sarà dura, ma sarà un’esperienza meravigliosa. Insieme a tutta la comunità del M5S ce la faremo”.
Definitivi i risultati anche ad Aci Sant’Antonio, nel catanese, dove è stato eletto Santo Orazio Caruso con il 53,96% dei consensi. Il candidato sostenuto dal Megafono-Lista Crocetta e da altre liste civiche ha superato lo sfidante Vincenzo D’Agata, sostenuto da Pdl e liste civiche, fermo al 46,04%.
Il centrosinistra festeggia anche a Comiso, in provincia di Ragusa, dove il nuovo sindaco è Filippo Spataro, sostenuto da Udc, Pd, Territorio e due liste civiche. Il neo primo cittadino è stato eletto con il 52,1%, mentre si è fermato al 47,9% il suo avversario, il candidato del centrodestra Giuseppe Alfano.
Salvo Lo Biundo è stato riconfermato sindaco di Partinico. Il candidato de “Il Megafono” del governatore Rosario Crocetta ha ottenuto nel ballottaggio del comune palermitano 7.763 voti, pari al 55,88% del totale. Si è invece fermato al 44,12% il suo sfidante, Gianfranco Bonnì.
Giungono dati definitivi anche da Modica, comune in provincia di Ragusa. Il nuovo sindaco, dopo 51 sezioni scrutinate su 51, è Ignazio Abbate, candidato sostenuto da Udc e due liste civiche, che ha ottenuto il 63,12%. Staccato l’avversario Giovanni Giurdanella, sostenuto dal Partito Democratico, fermo al 36,88%.
Renato Accorinti ha superato anche il cosiddetto “magic number” di voti necessario per diventare sindaco, cioè 46.210. Quando sono state scrutinate 250 sezioni su 254, il candidato ha raccolto 47.057 preferenze, pari al 52,86%. A quattro sezioni dal termine, invece, Felice Calabrò, a un passo dall’elezione al primo turno, si attesta al 47,14%.
E’ ufficiale anche la vittoria di Federico Piccitto a Ragusa. Al termine dello scrutinio (71 sezioni su 71), il candidato del Movimento 5 Stelle si attesta al 69,35%, mentre quello del centrosinistra Giovanni Cosentini non va oltre il 30,65%.
E’ ovviamente soddisfatto il nuovo sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo: “Sento il peso di quello che ora dovremo andare fare, ma c’è grande entusiasmo. Partiremo dagli ultimi, dalle fasce disagiate. Altra priorità, il porto turistico. Dobbiamo sbloccare in fretta i lavori”, ha detto davanti al comitato elettorale. “Ho staccato il telefono, troppe chiamate. Con lui ci sentiremo in serata, ma apprezzo il gesto”, ha invece detto riguardo il tentativo da parte dello sfidante Reale di contattarlo per congratularsi. “Abbiamo una maggioranza ampia in consiglio ma cercheremo la collaborazione di tutti. Mi spiace per la bassa affluenza, significa che dovremo riconquistare con i fatti la fiducia dei siracusani”.
I rapidi aggiornamenti che si susseguono portano il secondo risultato rilevante in un capoluogo siciliano: dopo la vittoria del grillino Piccitto a Ragusa, Renato Accorinti è ufficialmente il nuovo sindaco di Messina. Il candidato sostenuto da una lista civica è attualmente, dopo 234 sezioni scrutinate su 254, al 52,59%. Il suo sfidante, Felice Calabrò, è fermo al 47,41%.
E’ il sito internet del Comune di Messina a far sapere che, dopo 214 sezioni scrutinate sulle 254 totali, Renato Accorinti è a un passo dalla vittoria con il 52,22% delle preferenze, seguito dal 47,78% di Felice Calabrò. Ormai, con solamente 40 sezioni da scrutinare, la sua elezione è praticamente certa.
E’ stato eletto il sindaco di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, dove dal ballottaggio esce vincitore Pasquale Amato, sostenuto dal Pdl e da due liste civiche, con il 51,04%. A perdere è invece Rosario Bellanti, sostenuto dal Cantiere popolare e da tre liste civiche, fermo al 48,96%.
A Messina, dopo 196 sezioni su 254, Renato Accorinti è sempre più in vantaggio su Felice Calabrò: il candidato sostenuto da una lista civica è al 51,54% con 34.900 voti, mentre l’avversario del centrosinistra è fermo al 48,46% e 32.808 consensi.
Beppe Grillo festeggia su Twitter: “Ragusa a 5 Stelle! Federico Piccitto ha vinto e con lui tutti i cittadini ragusani”. Questo il messaggio comparso pochi minuti fa sul profilo del leader M5S sul sito di microblogging. Quando sono state scrutinate 63 sezioni su 71, Piccitto si attesta al 69,46%, seguito da Cosentini al 30,54%.
Alla fine sembra che Renato Accorinti, candidato sindaco a Messina sostenuto da una lista civica, avesse effettivamente ragione: dopo 179 sezioni su 254, è lui ad essere in vantaggio con il 50,7% sul candidato del centrosinistra Felice Calabrò. E’ la prima rilevazione che mostra ufficialmente il sorpasso.
A Siracusa la “profezia” di Ezechia Reale si sta per avverare. Il candidato, che ha fatto sapere di aver chiamato il proprio avversario per congratularsi, si attesta al momento, dopo 61 sezioni scrutinate sulle 123 totali, al 47,49%, mentre il candidato del Pd Giancarlo Garozzo è in vantaggio con il 52,51%.
Nonostante Accorinti stia già festeggiando il sorpasso sul proprio sito internet, il portale della Regione Sicilia mostra tutt’altro risultato: dopo 132 sezioni scrutinate sulle 254 totali, in vantaggio risulta ancora Calabrò con il 51,03%, mentre Accorinti si attesta al 48,97%. Sul proprio sito, invece, lo staff di Accorinti fa sapere che su 185 sezioni scrutinate su 254, Calabrò sarebbe solamente al 49,66%.
Federico Piccitto è il nuovo sindaco di Ragusa. Quando sono state scrutinate 63 sezioni su 71, il gap tra il candidato del Movimento 5 Stelle e quello del centrosinistra Giovanni Cosentini è ormai incolmabile: il primo si attesta al 69,46%, il secondo è fermo al 30,54%.
Colpo di scena a Messina, dove sembra che Accorinti sia passato in vantaggio. I dati sono riportati dal suo sito internet (felicecalabrosindaco.it), quindi non si tratta di rilevazioni ufficiali, dove però si legge che dopo 173 sezioni scrutinate sulle 254 totali, il candidato sarebbe in testa con il 50,48% pari a 30.905 voti, mentre Calabrò, fino ad ora sempre in vantaggio, si attesterebbe a 30.316 voti, pari al 49,52%.
A Siracusa Ezechia Reale ammette la sconfitta. Intervenuto in diretta sulle frequenze di Fm Italia, il candidato sostenuto da liste civiche ha detto: “Ho perso, ho ridotto il distacco, ma Garozzo è il nuovo sindaco di Siracusa. Ho provato a chiamarlo, il numero è sempre occupato. Mi sono congratulato via sms. A lui il compito di tirare fuori Siracusa dalle secche. Un buon lavoro. Io da domani torno al mio lavoro, non sono un politico di professione, il da farsi lo decideremo insieme con tutte le componenti delle liste civiche che mi hanno sostenuto”. Al momento, però, dopo 37 sezioni scrutinate sulle 123 totali, il candidato del Pd Giancarlo Garozzo è in vantaggio con il 52,09%, mentre Reale si attesta ancora al 47,91%.
Prosegue lo spoglio delle schede anche a Messina, dove sono state scrutinate 95 sezioni sulle 254 totali: il candidato del centrosinistra Felice Calabrò ha ottenuto 15.683 voti, pari al 51,8% delle preferenze totali, mentre Renato Accorinti si attesta al momento al 48,2% (14.91 preferenze).
Ancora incerto l’esito del ballottaggio a Siracusa: dopo 37 sezioni scrutinate sulle 123 totali, il candidato del Pd Giancarlo Garozzo è in vantaggio con il 52,09%, mentre Ezechia Reale, sostenuto da liste civiche, si attesta al 47,91%.
E’ praticamente ormai certa l’elezione di Federico Piccitto a sindaco di Ragusa. Quando sono state scrutinate 55 sezioni su 71, il candidato del Movimento 5 Stelle si attesta al 69,07% (15.553 voti), seguito da Giovanni Cosentini del centrosinistra al 30,93% (6.965 voti). Una vittoria che potrebbe rivelarsi molto importante per Beppe Grillo e il suo Movimento, dopo alcune settimane difficili contraddistinte da malumori e divisioni interne.
Partita entrata nel vivo anche a Messina, dove sono state scrutinate 65 sezioni sulle 254 totali: al momento è in vantaggio il candidato di centrosinistra Felice Calabrò con il 52,07%, seguito da Renato Accorinti, insegnante di educazione fisica candidato con una lista civica, con il 47,93%.
Mentre iniziano ad arrivare i primi dati sullo spoglio da Siracusa, è da notare l’incredibile calo dell’affluenza: per questo ballottaggio si è recato alle urne solamente il 35% degli elettori aventi diritto, in calo del 31,2% rispetto al primo turno. Di fatto ha votato un cittadino su tre. Per quanto riguarda i risultati, invece, dopo 12 sezioni scrutinate sulle 123 totali, il candidato del Pd Giancarlo Garozzo si attesta al 51,11%, seguito da Ezechia Reale, sostenuto da liste civiche, al 48,89%.
Arriva il dato definitivo relativo all’affluenza anche nella città di Messina, dove fino alle 15 di oggi ha votato il 45,81% degli aventi diritto (in totale 92.419 votanti di cui 45.322 maschi e 47.097 donne). Dallo stesso capoluogo affluiscono anche i primi dati dello scrutinio: quando sono state scrutinate solamente 3 sezioni sulle 254 totali, Renato Accorinti è in vantaggio rispetto a Felice Calabrò.
Mentre negli altri comuni siciliani i risultati dello spoglio tardano ad arrivare, a Ragusa si procede velocemente. Quando è stato scrutinato quasi un terzo delle sezioni (23 su 71), Piccitto dell’M5S è in netto vantaggio con il 70% delle preferenze, mentre il candidato del centrosinistra Cosentini si attesta al momento al 30%.
Le maggiori novità provengono al momento da Ragusa, dove il grillino Federico Piccitto rimane saldamente in testa anche dopo 18 sezioni scrutinate sulle 71 totali: il candidato del Movimento 5 Stelle si attesta al 69,8%, seguito dal 30,2% del candidato di centrosinistra Giovanni Cosentini.
E’ ufficialmente iniziato lo scrutinio in Sicilia e iniziano ad arrivare i primi dati: dopo poche sezioni scrutinate, 7 sulle 71 totali, a Ragusa risulta in vantaggio il candidato del Movimento 5 Stelle Federico Piccitto al 71,2%, seguito da Giovanni Cosentini del centrosinistra al 28,8%. Lo spoglio però è appena iniziato, quindi sono dati che possono cambiare radicalmente da un momento all’altro.
Iniziano ad arrivare i primi dati relativi all’affluenza alle urne. Il primo comune siciliano a ufficializzare la cifra totale è quello di Ragusa, dove si sfidano il grillino Federico Piccitto e il candidato del centrosinistra Giovanni Cosentini: fino alle ore 15 di oggi si è recato al voto il 49,10% degli aventi diritto, in netto calo rispetto al primo turno quando la percentuale era del 14,38%. Affluenza in calo anche negli altri due comuni ragusani al voto, Modica e Comiso: nel primo ha votato il 47,57% (68,56% al primo turno), mentre nel secondo si è recato alle urne il 62,1%, in calo del 6,7%.
Tra i sedici comuni al voto, sono tre i capoluoghi siciliani dove si è tornati alle urne: Messina, Ragusa e Siracusa. Proprio quando i giochi sembravano ormai fatti a Messina, all’ultimo il candidato di centrosinistra Felice Calabrò è sceso a sorpresa sotto la soglia del 50% (49,9%), quindi oggi dovrà vedersela con Renato Accorinti, messinese di 59 anni, insegnante di educazione fisica e tecnico della Federazione Italiana Atletica, candidato con una lista civica. A Ragusa, invece, a sfidarsi sono l’ex vicesindaco Giovanni Cosentini, vicino al governatore Rosario Crocetta, e l’unico candidato grillino di questo secondo turno, Federico Piccitto, il quale non ha disdegnato il dichiarato appoggio di due forze politiche diametralmente opposte, vale a dire Sel e La Destra. L’altra importante partita si gioca a Siracusa, dove il candidato del Pd “renziano” Giancarlo Garozzo è arrivato al ballottaggio contro Ezechia Reale, sostenuto da liste civiche.
Sono ufficialmente chiusi i seggi in Sicilia, dove a breve inizierà lo spoglio delle schede. I candidati alla poltrona di sindaco in sedici comuni conosceranno tra poche ore l’esito di questo secondo turno elettorale, ma ad aver già vinto è l’ormai noto partito dell’astensionismo. Se i dati relativi all’affluenza erano già bassi il 9 e 10 giugno scorsi, quando il paragone era effettuato con la tornata precedente, quelli del ballottaggio sono addirittura peggiori. Secondo quanto riportato dall’assessorato regionale alle Autonomie locali, l’affluenza alle 22 di ieri sera è stata del 30,92%, in calo del 16,87%. Il record negativo è stato registrato a Siracusa, dove ha votato solamente il 25,02% degli aventi diritto, pari al 22,07% in meno rispetto al primo turno. Flessione meno pesante a Ragusa, dove alle urne si è recato il 30,98% degli elettori, in calo del 12,25% rispetto a due settimane fa. A Messina, infine, ha votato il 30,49% degli aventi diritto, il 17,56% in meno.
Seggi nuovamente aperti questa mattina in Sicilia, dove è possibile votare fino alle 15 per il rinnovo delle amministrazioni comunali. Dopo il primo turno del 9 e 10 giugno, infatti, in sedici centri della regione si è giunti al decisivo ballottaggio di cui oggi si conoscerà l’esito. Lo spoglio avrà inizio subito dopo la chiusura delle urne, immediatamente dopo il completamento delle operazioni di voto. Come avvenuto anche in gran parte dei comuni italiani chiamati al voto nelle scorse settimane, anche in Sicilia è stato registrato un drastico calo negli indici di affluenza alle urne, soprattutto nei tre capoluoghi di provincia: il dato più evidente proviene senza dubbio da Siracusa, dove alle 22 di ieri sera si era recato ai seggi soltanto il 22,81% degli aventi diritto, contro il 45,91% di due settimane fa. Qui al ballottaggio sono andati il democratico Giancarlo Garozzo (31,1% al primo turno), e Paolo Ezechia Reale, sostenuto da diverse liste civiche, che due settimane fa ha raggiunto quota 26,8% dei voti. A Ragusa, invece, dove il ballottaggio sarà tra il candidato del Movimento 5 Stelle Federico Piccitto, che ha recentemente incassato anche il supporto di Sel, e quello del centrosinistra Giovanni Cosentini (qualche polemica sul suo nome all’interno dello schieramento rischia però di rendere ancora più difficile l’impresa), l’affluenza ieri sera si è fermata al 30,98% (a fronte del 43,83% del primo turno). A Messina la sfida è tra il candidato di centrosinistra Felice Calabrò, non eletto per un soffio il 10 giugno scorso dopo essersi fermato al 49,9% dei voti totali, e l’attivista “No ponte” Renato Accorinti (23,3% dei consensi al primo turno), mentre l’affluenza di ieri sera è stata del 30,49%, in netto calo rispetto al 48,05% di due settimane fa. Partita già chiusa invece a Catania, dove il 10 giugno scorso è stato eletto sindaco al primo turno il candidato del centrosinistra Enzo Bianco.