Una mozione contraria all’acquisto degli F35 da parte del governo italiano e firmata da diversi parlamentari del Pd, sta mettendo in subbuglio il governo. Sono sedici i firmatari della mozione ma secondo voci autorevoli almeno la metà dei parlamentari del Pd è pronta a votare contro l’acquisto dei mezzi militari, mettendo così in crisi il principale fautore dell’acquisto stesso, il ministro della difesa Mario Mauro. Che in realtà ha ereditato questa patata bollente dai precedenti governi. Mauro nei giorni scorsi aveva detto che il governo non avrebbe fato marcia indietro sull’acquisto, valutato in 14 miliardi di euro. La spaccatura però è anche dentro al governo con il ministro Delrio che ha definito l’acquisto una spesa senza senso. Mauro replica oggi alle parole del collega chiedendo se ci sia stata una crisi di governo a sua insaputa: “Evidentemente c’è stata una crisi di governo e io non me ne sono accorto. Perché sia chiaro: io non ho partecipato a nessun consiglio dei ministri in cui il governo abbia cambiato opinione su questo”. Mauro smentisce anche le voci delle ultime ore secondo le quali il governo sarebbe orientato a sospendere di sei mesi l’acquisto dei F35. Si dice stupito che il Pd in parlamento possa votare contro l’acquisto, in quanto quando i due partiti non erano insieme al governo ma separati avevano entrambi votato a favore dell’acquisto. Aggiungendo che aveva votato a favore anche Rifondazione comunista. Mauro avverte: se qualcuno nel governo ha deciso senza interpellarlo, allora la maggioranza salta. Se invece il parlamento vota contro, devono ricordarsi che gli aerei vanno pagati lo stesso perché sono già stati comprati: 90 F35 che potrebbero diventare 131.