“O il Pd cambia o è condannato a perdere”. Lo ha detto Matteo Renzi alla festa del Partito Democratico a Piombino. “Non bisogna fare un partito personale – ha aggiunto il sindaco di Firenze – ma bisogna evitare un partito impersonale, dove non ci si guarda più negli occhi”. Per questo motivo il congresso del Pd deve essere utilizzato “per raccontare l’Italia che vorremmo”: è da vent’anni che si sta giocando “il derby berlusconiani-antiberlusconiani”, quindi Renzi ora vuole “rivendicare il diritto a costruire uno schema di orizzonte”. “Con quale faccia – ha sottolineato il rottamatore – si chiede agli altri di rispettare le sentenze e non si rispettano per primi le scadenze? Dicono che abbiamo già vinto il Congresso. Intanto inizino a convocarlo”. Il primo cittadino fiorentino ha quindi ricordato l’importanza di andare a cercare voti tra gli elettori degli altri schieramenti, i “delusi”, altrimenti “devi prendere ministri dell’altra parte”. “Se vinciamo vanno avanti i bravi, non i fedeli. La prima cosa da rottamare sono le correnti”.