“Si prende atto che un confronto democratico e trasparente in Italia è oggi impossibile. Il Pd ha annullato l’incontro con il M5S per la legge elettorale nonostante (o forse proprio per questo) l’apertura dimostrata dal M5S conl’intervista del Corriere della Sera di domenica di Luigi Di Maio”. A parlare è Beppe Grillo, intervenuto telefonicamente a La Cosa per commentare quanto accaduto oggi. “Si prende atto che il Pd preferisce gli incontri al chiuso di cui nessun cittadino sa nulla con un pregiudicato con il quale si appresta a fare la ‘riforma’ della Giustizia. Si prende atto che Renzi, le cui palle sono sul tavolo di Verdini e Berlusconi, rifiuta con il M5S ogni confronto democratico e che l’Italia dovrà pagarne tutte le conseguenze”. Il M5S, dice ancora Grillo, “rappresenta milioni di italiani che non possono essere trattati come dei paria, come dei cani in chiesa da personaggi mai eletti in libere elezioni, da sbruffoni della democrazia. Nessuno potrà più imputarci di non aver cercato il dialogo”. Secondo il leader M5S, “stiamo scivolando lentamente verso una dittatura a norma di legge, il M5S non resterà a guardare e spera che i sinceri democratici che esistono negli altri partiti facciano altrettanto”.
Mentre la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle sulla legge elettorale è ancora in corso, Luigi Di Maio è tornato a farsi sentire sulla sua pagina Facebook: “Ecco cosa avremmo proposto ai cittadini italiani oggi al tavolo con il Pd. Danilo Toninellilo ha spiegato egregiamente alla conferenza stampa di oggi. Ha spiegato anche cosa ci convince e cosa invece è un punto di incontro (sui cui abbiamo perplessità costituzionali). Ovviamente saranno i cittadini a decidere se va bene, ratificandola sul portale del M5S. Nessuna decisione, ma solo una modesta proposta. Il PD dica ai cittadini italiani cosa vuole fare. Sulle preferenze ci state o no?”. Di seguito la foto pubblicata da Di Maio sul social network.
E’ iniziata alle 12.00 la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle dopo il mancato incontro con la delegazione del Pd. “Quello che a noi dispiace è prima di tutto il fatto che si è persa un’occasione oggi, per gli italiani, per arrivare a punto concreto. Noi abbiamo le idee molto chiare, ma vediamo dall’altra parte molta confusione”, ha detto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, presente in conferenza insieme a Danilo Doninelli, Paola Carinelli e Maurizio Buccarelli. Riguardo i motivi dello slittamento, Di Maio ha spiegato che non sta a lui preoccuparsi delle “ragioni oscure di questa disdetta”, ma aggiunge: “Il Pd è inaffidabile, d’ora in avanti parleremo solo con Renzi”. “Manteniamo aperto il canale per chiedere cosa vuole fare il Pd sulla legge elettorale e soprattutto cosa vuole fare sulle preferenze. Questo è il nostro nodo. I cittadini devono poter scegliere. I cittadini devono poter fare una scelta chiara e non i sotterfugi come questo di oggi, di far saltare il tavolo”.
“L’incontro di oggi tra il Pd e il M5S alla Camera non si terrà”. Lo fa sapere il capogruppo del Pd a Montecitorio Roberto Speranza, in una lettera inviata alla presidente della Camera Laura Boldrini. “Cara Presidente – si legge – Le scrivo per informarla che il previsto incontro di oggi tra la delegazione del Partito Democratico e quella del Movimento 5 Stelle non si terrà”. Il Pd, scrive Speranza, “considera questo confronto molto serio ed importante per il dibattito democratico nel nostro Paese e per dare più forza al percorso delle riforme. Proprio per queste ragioni riteniamo imprescindibile che tale confronto possa svolgersi solo dopo che saranno pervenute formali risposte alle questioni indicate nei giorni scorsi dal Partito Democratico”.
Se Luigi Di Maio stamattina alle 8.30 aveva confermato l’incontro di oggi tra il Pd e il Movimento 5 Stelle, è arrivata poco fa la smentita di Alessandra Moretti su Affariitaliani.it: “Mi è stato comunicato che l’incontro non c’è. Non ho alcuna indicazione di rimanere a Roma, infatti sto partendo. Le ragioni non le conosco, ma l’incontro non c’è”. Non è l’unica, infatti anche Marco Fattorini, giornalista, conferma la notizia con un tweet, dove ribadisce che l’incontro non avrà luogo: “Per il confronto servono risposte formali”.
E’ in forse l’incontro tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle previsto per la giornata di oggi alle 15 per discutere della riforma della legge elettorale. Dopo le recenti aperture del vicepresidente della Camera M5S, Luigi Di Maio, che in un’intervista al Corriere della Sera ha fatto sapere di poter dire “otto sì su dieci alle proposte” e che il confronto con Matteo Renzi sarà “un’opportunità storica per cambiare l’Italia”, il Partito Democratico attende che le risposte del Movimento di Beppe Grillo vengano messe nero su bianco in un documento. In caso contrario, niente nuovo incontro. “Di Maio dimostri che la sua apertura è sincera”, ha detto il deputato Pd Dario Ginefra commentando l’intervista del vicepresidente della Camera al Corriere. Di Maio dovrà soprattutto dimostrare di stare parlando “a nome di tutto il Movimento. In troppe occasioni il M5S si è reso protagonista di sleali e brusche inversioni di marcia”, ha aggiunto Ginefra. “Anche oggi, per certi versi, le parole di Di Maio appaiono come un pasticcino avvelenato”. Nonostante ciò, l’eurodeputato del Pd Simona Bonafè, intervistata da Sky TG24, ha confermato che l’incontro “è in agenda”: “Il Paese ci chiede le riforme e ci chiede di farle in fretta – ha detto – Per cui mi auguro prevalga il senso di responsabilità. Di riforme abbiamo discusso abbondantemente, in special modo nel nostro partito ed è sempre prevalsa a larghissima maggioranza l’adesione a quanto proposto dal presidente del Consiglio”.