Proseguono le reazioni dopo la prima giornata di votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il nome di Sergio Mattarella non è piaciuto a Forza Italia e a Silvio Berlusconi, tanto che secondo qualcuno il premier avrebbe tradito il patto del Nazareno lanciando il giudice della Corte costituzionale al Quirinale. Non è d’accordo Debora Serracchiani, secondo cui “il patto del Nazareno riguarda la legge elettorale e le riforme costituzionali. Se Berlusconi ha cambiato idea lo vedremo nelle prossime settimane. Ma quello che è certo è che Renzi non ha violato alcun patto”.
Fumata nera dunque come previsto dopo che sia Pd che Forza Italia avevano fatto sapere che avrebbero votato scheda bianca. Lo spoglio è terminato ed ecco i risultati della prima votazione. Era necessario raggiungere il quorum di 672 voti che nessun candidato ha raggiunto. Le schede bianche sono state 538. Il maggior numero di voti lo ha raggiunto il candidato del M5S, esattamente 120 voti per Ferdinando Imposimato. A seguire Vittorio Feltri candidato da Lega e Fratelli di Italia con 49 voti. Quindi Luciana Castellina candidata da Sel con 37 voti. Poi i voti dati liberamente: Emma Bonino 25; Rodotà 23; Gabriele Albertini 14; Clauduo Sabelli Fioretti 11; Mauro Morelli 9; Romano Prodi 9. Schede nulle sono state 33, i voti dispersi 48. Appuntamento adesso a domattina alle ore 9 e 30 per la seconda votazione.
Area Popolare e Forza Italia “non hanno chiuso del tutto, hanno dato indicazione fino alla terza votazione e poi, dalla quarta vedremo”. Lo ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, spiegando che “mancano tre giorni che in politica sono un’era geologica”. Nonostante recenti indiscrezioni, secondo le quali Berlusconi vorrebbe votare scheda bianca anche alla quarta votazione, Boschi precisa che sul quarto scrutinio “non c’è ancora un’indicazione da nessun gruppo”. E’ intervenuto sulla questione anche Angelino Alfano, dicendo che nonostante gli attriti delle ultime ore “il patto di governo tiene ed è estraneo a questa giornata”.
Fumata nera nella prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Come previsto, nessun nome ha raggiunto il quorum necessario (673 voti) e durante lo spoglio delle schede dei 1.008 elettori (sarebbero 1.009 ma Pietro Grasso non vota in quanto presidente supplente dopo le dimissioni di Napolitano) a vincere sono quelle bianche. Al momento Ferdinando Imposimato (candidato M5S) ha raccolto un centinaio di voti, Vittorio Feltri una cinquantina e Stefano Rodotà circa 20. Trenta voti circa anche per Luciana Castellina, storica firma del Manifesto. Le schede bianche sono poco meno di 500.
Si è conclusa nell’aula di Montecitorio la prima votazione per eleggere il presidente della Repubblica. La presidente della Camera Laura Boldrini ha dato quindi il via allo spoglio delle schede, come previsto in gran parte bianche. Come già avvenuto in passato, non mancano i “burloni” che hanno espresso una preferenza per l’attrice Sabrina Ferilli oppure per il conduttore di Striscia La Notizia Ezio Greggio.
Con Renzi un accordo a metà, voteremo scheda bianca anche alla quarta votazione. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi, aggiungendo di aver anche sentito al telefono Sergio Mattarella, il candidato del Pd lanciato da Matteo Renzi, e di avergli confermato l’intenzione di non esprimere una preferenza anche quando non sarà più necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi del Parlamento. La scheda bianca, avrebbe detto l’ex Cavaliere, è un segno di rispetto nei suoi confronti. In tutti i casi, “questa situazione segna comunque un altolà al patto del Nazareno”, ha detto il leader di FI ai grandi elettori del partito.
Grazie al voto segreto e alla diversa maggioranza che sarà necessaria a partire dalla quarta votazione, sono diversi gli scenari che si profilano per l’elezione del Presidente della Repubblica in questo parlamento profondamente diviso all’interno delle coalizioni e dei diversi partiti. Nel primo scenario ipotizzabile il Presidente della Repubblica verrebbe eletto dalla sola maggioranza di governo formata dal Pd, con 449 voti compresi quelli dei delegati regionali, da Ncd e Udc con i loro 70 voti e dai 45 voti di Scelta Civica e Popolari per l’Italia. In aggiunta a questi potrebbero arrivare i 28 voti del Movimento Autonomie una trentina di voti sparsi provenienti da indipendenti, GAL, deputati non iscritti ad altri gruppi e delegati regionali autonomisti. In uno scenario del genere, favorevole alle figure considerate “istituzionali”, potrebbe spuntarla proprio Sergio Mattarella, il nome scelto dal Partito Democratico.
Strappo del patto del Nazareno? Brunetta minaccia apertamente con una dichiarazione rilasciata a Sky Tg24: quella di Renzi di candidare Mattarella è stata una decisione unilaterale, senza la nostra condivisione, uno strappo difficilmente sanabile. Forza Italia, dice ancora Brunetta, voterà scheda bianca nelle prime tre votazioni per decidere poi cosa fare alla quarta. Alle 16 ci sarà la riunione dei grandi elettori di Forza Italia con Berlusconi in cui si deciderà anche cosa fare a proposito delle riforme istituzionali e della legge elettorale. “Difficile pensare che Renzi possa chiedere i nostri voti quando gli servono e poi non chiedere neanche il nostro pensiero, questo non può portare da nessuna parte – ha detto Brunetta ai microfoni di Sky TG24 – Oggi ci troviamo di fronte a un diktat inaccettabile”.
Ha preso il via alla Camera la prima votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Presenti in aula tutti i membri del Parlamento (321 senatori e 630 deputati) oltre ai 58 delegati regionali riuniti in seduta comune. Per le prime tre votazioni il quorum richiesto è di 673 voti. Ha fatto il suo ingresso a Montecitorio anche l’ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano, accolto da un lungo applauso dei presenti. Poco dopo le 15 sono quindi iniziate le operazioni di voto presiedute dal presidente della Camera, Laura Boldrini, e dal vicepresidente del Senato Valeria Fedeli che sostituisce Pietro Grasso.
E’ Ferdinando Imposimato il candidato per il Colle del Movimento 5 Stelle. A pochi minuti dall’inizio della prima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, sono stati resi noti sul blog di Beppe Grillo i risultati della votazione online partita ieri tra gli iscritti M5S: al primo posto c’è l’ex magistrato e presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione con 16.653 voti, seguito da Romano Prodi (10.288), Nino Di Matteo (6.693), Pierluigi Bersani (5.787), Gustavo Zagrebelsky (5.547), Raffaele Cantone (3.341), Elio Lannutti (1.528), Salvatore Settis (1.517) e Paolo Maddalena (323). Imposimato, si legge sul blog, sarà votato dal gruppo parlamentare fin dal primo scrutinio: se invece dal quarto scrutinio i cambi di maggioranza dovessero portare ad un nome condiviso tra più forze politiche in Parlamento “si deciderà come meglio muoverci con una votazione lampo sul blog”.
I grandi elettori del Partito Democratico si riuniranno oggi in un’assemblea che sarà trasmessa in diretta streaming (clicca qui per vedere) per decidere il nome del loro candidato nell’elezione del presidente della Repubblica: la scelta dovrebbe cadere su Sergio Mattarella, cinque volte ministro ed è giudice della Corte Costituzionale. Il nome di Mattarella potrebbe però non risultare così convincente per Silvio Berlusconi: l’altro contraente del patto del Nazareno preferirebbe al Colle un’altra figura, quella di Giuliano Amato. Il nome che i grandi elettori democrat faranno all’interno dell’assemblea in streaming verrà poi proposto durante la prima operazione di voto per eleggere il successore di Giorgio Napolitano, prevista per le 15 di oggi. Questa mattina il premier Renzi aveva incontrato una delegazione Pd a Palazzo Chigi per discutere i possibili nomi da proporre durante l’assemblea con i grandi elettori del Partito Democratico.
Matteo Renzi ha riunito a Palazzo Chigi la delegazione Pd per le consultazioni per il Quirinale in attesa dell’assemblea con i Grandi elettori democratici. Nella sede del governo hanno fatto il loro ingresso il presidente del Pd Matteo Orfini, i vicesegretari Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini e i capigruppo di Camera e Senato, Roberto Speranza e Luigi Zanda. La Serracchiani ha risposto in modo evasivo a chi le chiedeva se sarebbe stato Sergio Mattarella il candidato del Pd, commentando: “Vediamo, vediamo”. Nel frattempo a Palazzo Grazioli, la residenza romana dell’ex premier Silvio Berlusconi, sarebbe andato in scena un altro vertice, secondo quanto riferito da alcune fonti azzurre: presenti all’incontro Fedele Confalonieri e Gianni Letta.
E’ Sergio Mattarella il candidato del Partito Democratico per la presidenza della Repubblica. Matteo Renzi ne avrebbe parlato ieri con Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi, convincendo la minoranza Pd ma trovando l’opposizione di Forza Italia che invece vorrebbe continuare a spingere su Giuliano Amato. Dopo il colloquio con il premier, l’ex Cavaliere ha infatti confermato che “un nome ancora non c’è” e che incontrerà nuovamente Renzi per fare il punto in vista della quarta votazione, quella decisiva. Oggi intanto alle 15 Laura Boldrini e Valeria Fedeli dichiareranno aperta la prima votazione per l’elezione del nuovo Capo dello Stato, anche se molto probabilmente a vincere saranno le schede bianche. Si attende anche l’esito della votazione che ha preso il via sul blog di Beppe Grillo tra gli iscritti al Movimento 5 Stelle: anche Prodi e Bersani compaiono nella rosa di nomi proposta online, mentre Lorenza Carlassare ha già declinato la candidatura.
Iniziano oggi, giovedì 29 gennaio, le operazioni di voto per eleggere il nuovo presidente della Repubblica dopo le dimissioni del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Terminate le consultazioni al Nazareno con le altre forze politiche, Matteo Renzi ha già fatto sapere in più riprese che il Pd voterà scheda bianca nelle prime tre votazioni, stessa cosa che probabilmente faranno anche gli altri schieramenti (solo la Lega e Fratelli d’Italia si sono opposti candidando Vittorio Feltri). Il premier ha incontrato ieri a Palazzo Chigi anche Silvio Berlusconi, il quale ha confermato di non aver ancora individuato un candidato per il Quirinale, ma precisando che “non deve essere una figura radicata nel partito di sinistra”. “Saremo in consultazione permanente per arrivare a un nome per il Capo dello Stato che possa darci garanzie”, ha aggiunto il leader di Forza Italia, spiegando che “nei prossimi giorni avremo altri incontri con Renzi per arrivare ad un nome condiviso”. La votazione, in programma alle ore 15 di oggi alla Camera dei Deputati, potrà essere seguita in diretta streaming sul canale YouTube di Montecitorio. In alternativa la seduta a camere riunite per l’elezione del Presidente della Repubblica verrà trasmessa anche su Rai Uno dalle 15.00 alle 16.30 su Rai1.