I sondaggi elettorali politici 2016 rappresentano l’unico strumento in grado di fiutare le intenzioni di voto dei cittadini chiamati alle urne. Ecco dunque che in un periodo di silenzio elettorale chi volesse farsi un’idea della situazione in vista delle amministrative deve ricorrere alle interviste di più recente pubblicazione. Prendendo in esame il caso di Bologna, uno degli ultimi sondaggi è quello realizzato dall’istituto Demos&Pi e Demetra: secondo gli analisti in questione ad ottenere la percentuale più alta di voti nel capoluogo emiliano sarà il sindaco del Pd uscente Virginio Merola con il 49,8% dei consensi. Pochi decimali separerebbero dunque Merola dal successo al primo turno; in caso di ballottaggio la candidata più accreditata a contendere al democratico la poltrona da primo cittadino dovrebbe essere Lucia Borgonzoni per la Lega Nord (17,7%), che però in un eventuale secondo turno non sembra essere in grado di superare il 32,4%, nettamente inferiore al 67,6% di cui è accreditato attualmente il sindaco in carica.
I sondaggi elettorali politici 2016 sono “monchi” da venerdì, quando è ufficialmente iniziato il periodo di silenzio elettorale. Guai dunque a diffondere nuovi dati che possano influenzare i cittadini chiamati a votare per le prossime amministrative nel mese di giugno. Vi è però la possibilità di analizzare i numeri elaborati entro il 20 maggio ed è quanto ha fatto il “Corriere del Mezzogiorno” rispetto all’ultimo sondaggio dell’Istituto Demos per le Comunali di Napoli. Da quanto emerge dal sondaggio il candidato del M5s sarebbe attestato del 17,3% dei voti, un risultato lontano dal 25% raggiunto dalla Ciarambino alle Regionali, ma che comunque apre ad una possibile rimonta nei confronti di Lettieri (dato attualmente al 19,7%) e che conferma il sorpasso sulla candidata del Pd Valeria Valente (16,4%).
Alcuni possibili scenari sulle comunali di Roma ci vengono dati dai sondaggi elettorali politici 2016 svolti da Winpoll su richista di Huffington Post. Il risultato mostra una competizione accesa fra Virginia Raggi e Roberto Giachetti, distanti di qualche punto l’uno dall’altro. Secondo la prospettiva teorica dovrebbe essere la Raggi per il M5S a vincere il primo turno grazie ai 2 punti di vantaggio su Giachetti che invece concorre per il centrosinistra e si ferma al 25%. Molto distante, ma comunque conn un buon punteggio, Giorgia Meloni per il centrodestra che riscuote il 19% delle intenzioni di voto. A mezzo punto di distanza invece si posiziona Alfio Marchini per la Lista Civica, mentre rimane irrilevante a livello globale il rientro di Stefano Fassina che si ferma al 7,5%. In realtà la sua presenza è servita a distanziare ancora di più Giachetti e Raggi che altrimenti avrebbero avuto solo mezzo punto di differenza. La prospettiva più interessante è data dal voto che verrebbe dato dai cittadini in caso di assenza di Fassina. Il 32% si è espresso infatti in modo favorevole verso Giachetti, contro il 13% della Raggi. Se così fosse, la Raggi passerebbe al 28%, distaccando di 8 punti percentuali l’avversario. Per il secondo turno il sondaggio ha fornito tre possibili prospettive. Se la Raggi dovesse vedersela proprio con Giachetti, sarebbe la candidata del M5S a beneficiarne con un 60%, così come contro Marchini. In questo caso però raggiungerebbe solo un 52%, appena sopra la media. Nel caso in cui la Raggi dovesse ritrovarsi in lizza con Giorgia Meloni, la distanza fra le due candidate si assottiglierebbe ancora di più, portando la Meloni a capeggiare la vittoria, ma solo con il 50,5% delle preferenze.