Ha suscitato molto clamore il contro-discorso di fine anno fatto da Beppe Grillo ieri sera. Sono stati numerosi i commenti del web che hanno sicuramente appoggiato molte delle idee del leader del Movimento Cinque Stelle. Andiamo a leggerne alcuni: “Buon 2017 che guardi alle energie rinnovabili”, “E’ giusto così, sarà l’anno dell’orgoglio italiano”, “Per essere rispettati bisogna prima imparare a rispettare sempre”, “Buon anno Beppe”, “Mi ha stupito Grillo che è stato inaspettamente più patriota di tutti negli ultimi secondi del suo discorso”. Ci sono state però delle critiche soprattutto sul fatto che lo streaming avesse dei problemi, certo cose poco attinenti con il programma politico o con le parole dello stesso Beppe Grillo in merito alle situazioni legate al nostro paese. Rimane il fatto che il suo discorso ha sicuramente avuto effetto sul popolo italiano che grazie a questo strumento rappresentato dai social network ha avuto la possibilità di esprimere i suoi sentimenti. Clicca qui per tutti i tweet del popolo.
Ha parlato anche di immigrazione ieri sera nel suo contro-discorso al messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Oggi siamo indietro: siamo un popolo di vecchi, non ci stiamo accorgendo che stiamo invecchiando – ha spiegato Beppe Grillo -. Nel 2025 ci saranno più 60enni che 18enni. Che cosa faremo? Un vecchio invecchia negli ultimi due anni di vita, perché in quei due anni costa alla società come tutta la sua precedente vita, in farmaci. Non abbiamo natalità. Nel contempo blocchiamo l’immigrazione o non inseriamo l’immigrazione in un modo logico: senza essere né di destra, né di sinistra, ma in un modo razionale, creando corridoi umanitari, controllando chi arriva in Italia. Sono tutti problemi pazzeschi… e questi di che cosa parlano? Del populismo!”. Beppe Grillo ha sottolineato che non avrebbe voluto fare questo contro-discorso: “non volevo farvi questa filippica l’ultimo giorno dell’anno”, ha detto lasciando però chi lo stava seguendo sul suo blog con un messaggio di ‘orgoglio’ per essere italiano: “Siamo italiani e io lo voglio gridare per la prima volta! Anche se non sono un patriota nel senso letterale della parola. Per me la patria è la lingua: parlo italiano quindi sono italiano, ma questo italiano deve essere in tutto il mondo! Siamo i migliori cari signori e lo dimostreremo. E noi siamo la sintesi, come Movimento 5 Stelle, dei migliori in Italia! Arrivederci a tutti e auguri!”.
Si è da poco concluso il contro-discorso di fine anno di Beppe Grillo, che anche quest’anno ha voluto sfidare il messaggio a reti unificate del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella pur reclamando l’orgoglio di essere italiano. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha iniziato il suo intervento facendo prima ascoltare i commenti degli osservatori e dei media che denigrano la sua creazione politica, poi ha mostrato una pialla, dicendo di voler capire se la sua natura è digitale o analogica. Secondo Grillo è straordinario che tutta “l’informazione per cambiare la testa degli italiani non ha spostato nulla, non è riuscita” perché “gli italiani hanno capito qual è la realtà”. A detta del leader pentastellato il 2016 è stato “un anno di perdite gravi” come quella di Dario Fo (“un vecchio umanista”) e poi se n’è andato “il co-autore Gianroberto Casaleggio”. Grillo ha ricordato come le loro personalità si scontrassero ma in maniera apparente sottolineando che quella di Casaleggio rappresenti per il Movimento “una perdita gigantesca”. Grillo ha detto:”Parlavamo di Tex Willer, fantascienza, di tutto. Lui vedeva tutto in maniera manageriale, io invece ero il buffone. E questo non ci perdonano i partiti politici, che un comico sia il co-fondatore di un partito politico”. Secondo Grillo la più grande eredità di Casaleggio è il sistema di Rousseau, che consente al cittadino di essere parte integrante del sistema democratico. Come metafora per spiegare l’impatto del Movimento nella vita politica italiana Grillo ha poi raccontato la storia di Cartagena, dove un colpo di cannone sanciva ogni giorno il mezzogiorno. Una prassi durata fino a quando un turista giapponese, arrivato a Cartagena, chiese al capitano: “Dove sincronizzate il vostro orologio?” La risposta che ottenne fu: “Dal nostro orologiaio, il più preciso del mondo”. Recatosi da quest’ultimo, il giapponese fece la stessa domanda: “Dove sincronizzate il vostro orologio?”. “Dal colpo di cannone”, rispose l’orologio. Così è andata avanti in Italia per 40 anni prima dell’avvento del M5s, ha sancito Grillo.
Il contro-discorso di fine anno di Beppe Grillo ha toccato diversi punti così come quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pur seguendo uno schema diametralmente opposto rispetto a quello del Capo dello Stato. Dalla sua pagina Facebook il leader del Movimento Cinque Stelle ha lodato la sua creazione:”I cittadini cominciano a capire una cosa meravigliosa: il Movimento Cinque Stelle, la democrazia, ti auto-rappresenti. Ci vengono a intervistare tutte le tv del mondo. Sono dei bambini nella comunicazione, nella tecnologia. Avete mai tirato un boomerang? Non arriva mai da chi lo lancia: il boomerang lo tiri e va da un’altra parte. Come la tecnologia, la inventi e va da un’altra parte. Abbiamo fatto uno studio su come sarà il mondo nel 2025: come sarà il lavoro, un ragazzo di 20 anni nel 2025 dedicherà 60mila ore al lavoro e ne avrà 240mila per il tempo libero. Cosa succederà? Quante milioni di persone saranno senza lavoro? Milioni di depressi, ansiosi, saranno violenti o no? Non abbiamo neanche idea di gestire tempo libero di persone. L’unico modo è l’istruzione, la scuola, la curiosità della scuola, dell’intelletto. Abbiamo ancora una scuola che prepara al lavoro che sarà una parola che non avrà più senso. Abbiamo passato un anno a prenderci insulti e roba immonda: ora ci aspetta un anno di orgoglio. Siamo i migliori del mondo. Abbiamo tanti di quei problemi e questi di cosa parlano? Del populismo. Io sono la pialla e il saldatore, il cervello e il computer. Ci attende un anno che può essere bellissimo ma bruttissimo. Ma dobbiamo avere orgoglio di quello che siamo: siamo italiani (sventolando un tricolore, ndr) e noi come Movimento Cinque Stelle siamo i migliori in Italia. Arrivederci e Auguri”.
Beppe Grillo è pronto a pronunciare il suo tradizionale discorso in diretta streaming video proprio in contemporanea con il Capo dello Stato. Nel suo messaggio potrebbe trovare spazio un accenno sia alla situazione di Montepaschi, visto che il Movimento 5 Stelle è stato molto attivo sul tema, che sulla legge elettorale, data l’importanza che ricopre nel dibattito politico attuale. Ma c’è da scommettere che non vorrà mancare di ricordare che il suo blog, come l’ampia attività del Movimento sul web, rischia di finire nel bersaglio di “nuovi inquisitori”, come li ha definiti lo stesso Beppe Grillo in un post pubblicato ieri anche sulla sua pagina Facebook. Il Presidente dell’Antitrust Pitruzzella ha infatti rilasciato un’intervista al Financial Times in cui ha auspicato una regolamentazione del web da parte dello Stato che farebbe finire il suo blog sul banco degli imputati in “tribunale dell’inquisizione controllato dai partiti di governo”.
Contro-discorso di fine anno per Beppe Grillo, che parlerà nello stesso momento in cui verrà trasmesso a reti unificate il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’indiscrezione è stata confermata dallo stesso leader del Movimento 5 Stelle, che ha dato appuntamento agli italiani alle 20.30 sulla sua pagina Facebook. Nel frattempo ha già fatto gli auguri per l’arrivo del 2017 Luigi Di Maio: il vicepresidente della Camera dei deputati ha pubblicato un video da Pomigliano, dichiarando che il nuovo anno è decisivo per i grillini. «O cambiamo tutto o perdiamo tutto» ha dichiarato Di Maio. Anche Virginia Raggi è fiduciosa: la sindaca di Roma si aspetta un 2017 positivo, nonostante sia nell’occhio del ciclone. «Abbiamo avviato quella rivoluzione gentile e trasparente che la città ci ha chiesto, dopo anni di mala gestione i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti» ha scritto la prima cittadina capitolina su Facebook. Non ci resta che attendere ora il bilancio di Beppe Grillo con il suo contro-discorso e di conoscere le linee programmatiche per il nuovo anno del Movimento 5 Stelle.
Ora è ufficiale: Beppe Grillo terrà il suo discorso di fine anno. Lo si apprende da un messaggio pubblicato sul suo sito: “Alle 20.30 sarà trasmesso su Facebook e qui sul Blog il tradizionale discorso di fine anno di Beppe Grillo per tutti gli italiani. Passate parola!”. Proprio sul profilo appartenente al comico sul noto social network è stato condiviso da poco un post dedicato al Corpo Forestale dello Stato, che da domani verrà assorbito dall’Arma dei Carabinieri. “Arrivederci, Corpo Forestale e grazie da tutto il Movimento 5 Stelle” è il titolo dell’articolo pubblicato sul blog di Beppe Grillo, nel quale si ricorda che M5S è stata da subito contrario a questa scelta del Governo Renzi ,“che oltre a ledere definitivamente i diritti sindacali e politici del personale, rischia di disperdere competenze e funzioni uniche a difesa dei beni comuni”. Il Movimento si impegna altresì alla “ricostituzione di una forza di polizia nazionale ad ordinamento civile per la prevenzione ed il contrasto dei reati ambientali ed agroalimentari”.
Non lo ha detto, ne lo ha scritto eppure la domanda sorge spontanea: Beppe Grillo terrà ancora il suo contro-discorso di fine anno in diretta streaming video, parallelo a quello istituzionale di Sergio Mattarella? A differenza dagli altri anni, che veniva per tempo avvisata la platea a Cinque Stelle del contro-messaggio di fine anno contro tutto e tutti, con tanto di diretta streaming video attraverso i vari canali dal Casaleggio Associati, su Facebook e sul Blog del M5s, quest’anno il leader M5s non ha voluto ancora sbottonarsi e per questa sera non ha ancora sciolto le riserve sulla presenza o meno di un altro discorso Alternativo come negli anni passati. A differenza del 2015, quest’anno avrebbe anche più concorrenza visto il contro-discorso del leader leghista Matteo Salvini e la bagarre sarebbe ancora più agguerrita: probabilmente, la conquista della città di Roma con la giunta Raggi e la possibile vittoria alle prossime Elezioni Politiche nazionali potrebbero rendere “più accorto” il leader del Movimento 5 Stelle ed evitare quanto avvenuto negli scorsi di anni di totale attacco ad ogni forza politica, compresa l’istituzione del Quirinale. Intanto, nella giornata di ieri Beppe Grillo ha lasciato qualche “spunto” sul 2017 del M5s, con un post al veleno contro la querelle delle bufale sul web (a seguito dell’intervista del presidente Antitrust al Financial Times, in cui viene detto “necessità di una rete di organismi nazionali indipendenti capace di identificare e rimuovere le notizie fals”): «Post verità, nuova inquisizione. Pitruzzella non è un pazzo solitario”. Sono “tutti uniti contro il web: ora che nessuno legge più i giornali e anche chi li legge non crede alle loro balle, i nuovi inquisitori vogliono un tribunale per controllarlo e condannare chi li sputt…». Siamo sicuri che sia già un Grillo “di governo”?
La diretta streaming video del contro-discorso di Beppe Grillo al momento possiamo offrivi solo quella dello scorso anno, analizzando nel dettaglio quanto detto dal leader M5s contro il presidente Mattarella 12 mesi fa: in attesa di vedere se questa sera il fondatore Cinque Stelle compierà il consueto ormai contro-messaggio di fine anno, proviamo a vedere quando detto e profetizzato un anno fa, al termine di un 2016 che sicuramente dal punto di vista politico ha portato novità clamorose. Un altro anno sta volgendo al termine e il nostro Paese ha attraversato un periodo storico fondamentale, con il Referendum Costituzionale che ha sicuramente segnato lo storia del nostro paese, soprattutto a livello politico. Uno dei personaggi di spicco della nuova identità politica nostrana è sicuramente Beppe Grillo, che ha portato in campo un nuovo modo di fare politica. Nel 2015 il comico genovese portò la metafora dell’ologramma: lui stesso si definì tale, per far capire come il Governo fosse inesistente. Lo stesso Grillo non ha risparmiato attacchi alle forze politiche opposte e non si è mai tirato indietro quando c’era da attaccare. A detta del comico quello fatto dal Governo è stato solamente un barbatrucco (riprendendo appunto un celebre cartone degli anni 80 e 90) e che il nostro Paese stava attraversando una vera e propria crisi di identità. Nel finale del discorso viene ovviamente ripresa la questione dell’ologramma, che a suo dire sembra rispecchiare questo momento storico del paese. L’Italia dunque non riesce ad andare avanti, in quanto inesistente. O un ologramma di sé stessa appunto: ecco il passaggio divenuto poi famoso, «L’Italia è un ologramma. Chi vi parla è l’ologramma di Beppe Grillo. mi potete passare attraverso, come se fossi un fantasma. Io non esisto. come non esiste il governo, nè il capo del Governo, nè tanto meno Mattarella che è l’ologramma di sè stesso (unico caso al mondo) Domandatevi se avete mai visto il vostro sindaco dal vivo. Impossibile, anch’egli è solo un ologramma. E i referendum, le leggi popolari? Sono tutti ologrammi del Potere».