Un periodo di transizione che però nessuno sa dire quanto durerà e che bene (o male) possa fare al paese. Come spiega Renato Mannheimer, l’esperto di sondaggi, il governo Gentiloni è partito con un indice di gradimento fra i più bassi degli ultimi governi, “cosa che normalmente non succede quando un governo inizia il suo mandato, pensiamo che Monti addirittura iniziò con quasi il 70% del gradimento”. Un governo visto come una continuazione di quello di Renzi e nulla più, buono per portare gli italiani alle urne. Ed è qui che si tiene la battaglia oggi più importante, con interventi a gamba tesa di questo o quell’esponente politico. Da Renzi, Zanda e Orfini fino a Salvini e e Berlusconi.
Mannheimer, quanto vale secondo i sondaggi il governo Gentiloni oggi?
La popolarità del governo non è molto alta, diciamo che è sul 22%, dunque inferiore alla popolarità finale che ha avuto Renzi.
E’ un dato negativamente importante?
Non è grave in sé, anche se all’inizio i governi quando cominciano hanno una popolarità molto alta, pensiamo a Renzi che aveva circa il 60%, o Monti che arrivava addirittura quasi al 70. Gentiloni comincia su un piano di continuità della popolarità già in discesa del governo Renzi. E’ visto come una continuazione, nulla di speciale.
Infatti molti sono gli italiani che non esprimono alcun parere, è vero?
Perché nessuno sa ancora cosa farà Gentiloni; però comincia con una fetta notevole di persone anche all’interno del Pd che dicono che non piace. Siamo in attesa di vedere come si muoverà.
E gli altri leader?
Berlusconi dopo il referendum appare un filo in ascesa, Salvini è sempre stabile, Grillo un po’ in discesa per le note vicende romane.
Quanto in discesa?
Meno di quello che molti si aspettavano. Sul piano delle intenzioni di voto, i 5 stelle sono calati di 2 punti. Teniamo conto comunque che queste percentuali sono influenzate da un margine di errore statistico.
Come mai perde così poco?
Per il fatto che essendo il voto ai 5 stelle più un voto contro gli altri che per i 5 stelle, esso varia moltissimo non in relazione a quello che fanno i 5 stelle, ma a quello che fanno gli altri. Dunque le vicende romane non hanno toccato più di tanto la forte base grillina.
Cosa succede se arriva il Mattarellum?
Se arriva il Mattarellum ci saranno i collegi elettorali e Berlusconi dovrà allearsi con Salvini, e questo a lui non piace, mentre al segretario della Lega piacerebbe perché di fatto crescerebbe la sua figura di leader del centro destra. Ci perderanno un po’ i 5 stelle perché candidati validi nei diversi collegi non ne hanno molti, ma otterranno comunque un forte voto popolare. Diciamo che subiranno una piccola erosione.
E il Pd?
Il Pd potrebbe essere lievemente avvantaggiato perché ha candidati validi in tutti i collegi e non ha bisogno di allearsi con nessuno.
E se invece arriva il proporzionale?
Con il proporzionale Berlusconi ci guadagna non perché otterrebbe più voti, ma perché con il suo 10% potrebbe essere decisivo per formare il nuovo governo mentre Salvini risulterebbe più isolato.
Quanto vale Renzi nel suo partito? La sua “quota” sta scendendo oppure è destinato a controllarlo come prima?
E’ difficile da dire in questo momento. Il Pd non ha subito grandi variazioni, dunque neanche Renzi che controllava i tre quarti del partito. Diciamo che un partito di Renzi potrebbe tranquillamente arrivare al 20%, forse anche di più.