SONDAGGI/ Mannheimer: ius soli, i contrari crescono del 20%

- int. Renato Mannheimer

Mentre i politici litigano, i cittadini italiani contrari allo ius soli continuano a crescere, secondo quanto ci dice il sondaggista RENATO MANNHEIMER. Gentiloni è stabile, Renzi scende

immigrazione_migranti_clandestini_sbarchi_8_libia_lapresse_2017 LaPresse

Mentre sul piano politico lo ius soli diventa argomento sempre più scottante, con 70 parlamentari in sciopero della fame affinché la legge venga approvata, il quadro dell’opinione pubblica, ci spiega Renato Mannheimer, è molto chiaro. “Molto probabilmente c’è una fronda interna alla sinistra che mira a mettere in difficoltà Gentiloni, che aveva chiaramente annunciato che lo ius soli sarebbe stato affrontato nella prossima legislatura”, dice il sondaggista, aggiungendo che invece “l’opinione pubblica è decisamente spaccata in due, 50 per cento di favorevoli e 50 di contrari. Ma la tendenza è la crescita del fronte dei contrari allo ius soli, basta pensare che solo un anno fa i favorevoli erano il 70 per cento”. Sul piano dei leader politici Mannheimer conferma la popolarità in crescita di Gentiloni e la discesa continua di Renzi, come peraltro confermano suoi noti colleghi come Piepoli, il cui ultimo sondaggio dà il capo del governo al 40 per cento e il segretario Pd al 27 (che Piepoli lo scorso maggio dava al 36). E se Mannheimer non considera ancora maturi i tempi per dare una stima su Di Maio (“Deve ancora dimostrare di essere un leader politico”) Piepoli lo dà addirittura secondo dopo Gentiloni, al 30 per cento delle preferenze. 

Mannheimer, nonostante Gentiloni avesse dichiarata chiusa la discussione sullo ius soli, molti parlamentari non demordono. E’ un tentativo di metterlo in difficoltà?

Si direbbe di sì, anche perché una legge sullo ius soli se votata oggi non avrebbe grandi possibilità di passare. Dunque quanto sta accadendo, anche lo sciopero della fame di Delrio e altri, potrebbe essere visto come uno scontro interno politico più che un sincero interesse per l’approvazione di questa legge.

E i cittadini che dicono invece?

L’opinione pubblica è nettamente divisa. Fino a qualche tempo fa era favorevole allo ius soli, adesso secondo le ultime stime siamo al 50 e 50 tra favorevoli e contrari, quando solo un anno fa i favorevoli erano il 70 per cento. E la discesa non si è fermata, i contrari continuano ad aumentare.

Perché secondo lei? Quali le cause principali di questo cambiamento di opinione?

L’atteggiamento maggioritario degli italiani per tutto quello che riguarda l’immigrazione è quello del rifiuto. I motivi sono diversi, ad esempio il lavoro, e la paura, visto quanto la crisi ha colpito duramente il paese, di vederselo portare via. Il motivo principale è però la sicurezza: la maggior parte dei cittadini, che sia un motivo giustificato o meno, hanno paura degli immigrati.

Chi è il politico oggi che vale di più? Renzi, Gentiloni, Berlusconi, Salvini? Di Maio?

E’ sempre Gentiloni, che continua a crescere, ormai attorno al 40 per cento, il problema dello ius soli non intacca la sua popolarità. Renzi invece continua la sua discesa verso il basso mentre Berlusconi e Salvini sono sostanzialmente alla pari, intorno al 15-16 per cento ciascuno.

Su Luigi Di Maio abbiamo qualche stima?

E’ ancora presto per avere una sua valutazione, deve ancora dimostrare di essere un leader politico.





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