Elezioni Francia 2017/ Sondaggi: Marine Le Pen davanti a tutti, ma al secondo turno… (oggi, 3 marzo)
Elezioni Francia 2017, ultime notizie di oggi 3 marzo, campagna elettorale: Fillon e Marine Le Pen in piena bufera inchieste, vola nei sondaggi Emmanuel Macron, ieri a Parigi col programma

Numeri chiari, numeri scuri: per le elezioni in Francia, le nuove rilevazioni e sondaggi di voto pubblicati questa mattina dai siti francesi evidenziano un elemento assai chiaro e uno un po’ più in penombra. Marine Le Pen si attesta come prima candidata in assoluto per le prossime elezioni del 23 aprile, con il 27% in aumento anche dopo i guai giudiziari di questa ultima settimana. Macron, da tutti dato come il vero e unico sfidante concreto per la vittoria dell’Eliseo, ha addirittura perso un punto percentuale rispetto a settimana scorsa ma resta comunque davanti a Fillon e Hamon (lui sì in caduta libera con i socialisti). Ecco, poi ci sono le “ombre”: Le Pen davanti infatti, ma solo nel primo turno, visto che in un secondo turno ipotetico tra Macron e la leader del Front National, la vittoria andrebbe al candidato centrista, con voti larghissimi (62% contro il 38%). Il problema per Le Pen è che se anche arrivasse il leader dei Repubblicani al secondo turno, riuscirebbe a perdere anche contro Fillon (57% vs il 43% al ballottaggio). Questo dimostra come al momento per la leader della destra estrema chiuqnue arrivi contro di lei al secondo turno, vedrebbe confluire i voti dei “moderati”, “centristi” o “socialisti” cercando di lasciare così “fuori” dalla partita finale la Le Pen. Ci riusciranno?
Una crisi senza fine che porterebbe i Repubblicani a cambiare a meno di due mesi dalle Elezioni in Francia: questo quello che nelle ultime ore a Parigi viene meditato dai vertici dei Republicains rispetto alla situazione delle candidature ufficiali. Le firme per la candidatura vanno presentate ufficialmente entro il 17 marzo e si potrebbe dunque essere all’ultimo un colpo di coda del partito di centrodestra con un cambio improvviso, dopo i forti guai giudiziari del candidato vincente alle Primarie, Francois Fillon. Alcune voci riportano come sia già pronto il suo sostituto, anche se l’elettorato potrebbe non gradire un “siluramento” di palazzo come potrebbe apprestarsi nelle prossime ore in casa destra moderata. Intanto, anche Thierry Solère, unico portavoce di Fillon e responsabile dello svolgimento delle primarie della destra, ha annunciato su Twitter di aver deciso di ‘metter fine’ al suo incarico. Quello di Solère è un nuovo abbandono dopo i molti che hanno segnato le ultime 48 ore; il moderato e sindaco di Bordeaux Alain Juppè era stato travolto alle primarie del centrodestra proprio da Fillon ma ora potrebbe rispuntare come uomo dell’ultimo minuto per evitare altri imbarazzi. “Se me lo chiedono non mi tirerò indietro”. “Questa situazione – ha detto Juppé citato da Le Parisien – assomiglia a un suicidio collettivo”. Un’autocandidatura che ora bisognerà capire per bene come poter attuare per non perdere ulteriori voti, già in una situazione di crisi come quella in cui versano i Repubblicani.
Uno sfaldamento che non si comprende quanto potrà andare avanti: nelle Elezioni in Francia del 23 aprile 2017 il centordestra francese sembra sempre di più un puzzle che invece che comporsi e delinearsi si sfalda appunto, non riuscendo a trovare la bussola per potersi ricostruire. Il faticoso e certosino lavoro di unità composto da Fillon prima delle primarie e soprattutto dopo la legittimazione del suo popolo lo aveva portato a tentare di sfidare Le Pen all’interno della destra francese. Poi i guai giudiziari, la querelle della moglie Penelope e sopratutto l’ascesa del centrista Macron hanno sfaldato l’idea e proposta di destra moderata del vincitore delle primarie dei Repubblicani. Una crisi che al momento lo tiene al terzo posto nei sondaggi ma in caduta libera, soprattutto nelle alleanze interne: «A lasciare la squadra sono molte figure di secondo piano, tuttavia indispensabili a una corretta gestione della campagna, ma anche alcuni pesi massimi del partito, tra cui il tesoriere Gilles Boyer. Ad andarsene sono in larga parte seguaci di Juppé, ma anche esponenti dell’area che fa riferimento all’ex presidente Nicolas Sarkozy. Oltre a quasi tutti i centristi», riportano le fonti del Sole 24 Ore da Parigi. Tra i frondisti però oltretutto non vi è ancora un piano B qualora le indagini su Fillon peggiorassero e non vi siano possibilità di arrivare alla corsa elettorale di aprile; Juppè troppo moderato, Sarkozy troppo “vecchio” ma tutto dipende da cosa deciderà di fare Fillon. Insomma, una crisi che per ora sembra essere senza fine…
Tra i due litiganti di destra indagati il terzo “centrista” gode: nelle Elezioni Francia 2017 la situazione attuale è abbastanza ben definita. Tenendo conto Hamon e il Partito Socialista tagliato fuori dai giochi e dai sondaggi (tanti socialisti francesi hanno però già scelto che aderiranno al progetto elettorale di Macron) la situazione sui veri due sfidanti di Emmanuel Macron si è complicata negli ultimi giorni. La destra francese, divisa tra la grande favorita Marine Le Pen e il traballante Francois Fillon, ha grossi problemi con la giustizia: ieri la plenaria del Parlamento europeo ha revocato con un’ampia maggioranza l’immunità all’eurodeputata Marine Le Pen. La giustizia francese aveva richiesto la revoca dell’immunità in seguito al caso delle tre esecuzioni dell’Isis messe come video su Twitter dalla leader del Front National, tra cui quella del giornalista Usa James Foley. A ben vedere, la revoca dell’immunità riguarda solo il caso in questione e non l’inchiesta sui presunti incarichi fittizi dei suoi assistenti al Parlamento europeo, in cui a essere sotto indagine è la capo gabinetto di Le Pen. Di contro, Fillon ha deciso di continuare la campagna verso le Elezioni francesi con il peso di una possibile indagine in corso che nell’ambito del Penelope Gate lo troverà interrogato nel mezzo della campagna elettorale nelle prossime settimane. A beneficiare di tutti questi scandali è Emmanuel Macron di En Marche. Secondo gli ultimi sondaggi il candidato indipendente sarebbe al 23% delle intenzioni di voto, mentre la Le Pen otterrebbe il 25% delle preferenze: ma la crisi dei partiti tradizionali potrebbe portare nuovo bacino di voti al candidato “europeista” e arrivare al secondo turno con una forza elettorale maggiore della pur forte candidata della destra estremista.
Ieri a Parigi in vista delle Elezioni Francia 2017 Emmanuel Macron ha presentato il suo programma ufficiale davanti alla platea di giornalisti e tanti curiosi che vedono in lui l’unico vero argine per contrastare Marine Le Pen. Hamon, Fillon, socialisti e Repubblicani, il movimento indipendente “En Marche” sta sbaragliando la concorrenza ponendosi come avversario credibile del Front National e approfittando della crisi dei due partiti istituzionali più famosi di Francia. «Il mio progetto è profondamente europeo: è tempo di ricostruire il sogno europeo, necessità di rilanciare l’agenda dell’Ue a 27 e darle un nuovo impulso». Secondo il candidato centrista, i veri punti del programma sono pochi ma “buoni”: «rilanciare la zona euro, un nuovo sogno europeo e per questo serve una Francia credibile davanti alla Germania». Un sogno da molti visto come realizzabile e del tutto antagonista del “no-Euro” di Le Pen: «In sei mesi voglio ripristinare la credibilità francese rispetto alla Germania. Dopo la crisi dell’Ue del 2008, non è riuscita a ricostruirsi lasciando dietro di se una gioventù perduta che ha conosciuto solo la disoccupazione di massa. Oggi è tempo di ricostruire una casa comune. Ne va dell’avvenire della nostra gioventù», ha affermato in conferenza Emmanuel Macron, pronto ormai per la campagna delle elezioni francesi.
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