Comunarie M5s Genova, Marika Cassimatis: la memoria difensiva di Beppe Grillo sulla vicenda delle Elezioni Amministrative a Genova, "no diffamazione, solo giudizi legittimi politici"
Verrà mandato in onda l’intervista esclusiva a Marika Cassimatis, avvocatessa vincitrice delle comunarie M5s a Genova e poi silurata in un secondo momento da Beppe Grillo. Dopo la memoria difensiva prodotta e depositata dal leader del Movimento, arriva la replica a distanza della candidata riammessa d’ufficio dal tribunale civile di Genova: gli avvocati di Marika Cassimatis nei prossimi giorni hanno fatto sapere che invieranno un avviso bonario al comico perché ritira la sospensione del simbolo per le elezioni. La notizia, riportata dal Secolo XIX, è arrivata questo pomeriggio e prevede una richiesta di fatto informale, una sorta di tregua con la base grillina, per poter correre da candidata come il tribunale le ha permesso di fare. Nel caso però in cui Grillo dovesse rispondere niet, come pare, allora «la Cassimatis impugnerà la decisione davanti al tribunale civile per annullare la sospensione». Questa sera davanti alle telecamere delle Iene tutte le nuove clamorose novità sul fronte delle elezioni a Genova, con il Movimento 5 Stelle che ad oggi non ha un reale candidato e rischia di vedersi tagliato fuori nella città del suo leader.
Spira ancora forte il caso Cassimatis e le Comunarie M5s a Genova dopo la riammissione dei giudici del tribunale civile ligure alla candidatura per le prossime Amministrative del 11 giugno: il Movimento 5 Stelle sta cercando di trovare una soluzione – Roberto Fico questa mattina a Rai News24 non conferma su eventuale lista grillina nella città del suo fondatore, “non me ne sto occupando, vedremo se a Genova ci sarà simbolo 5 Stelle“ – ma intanto su Repubblica spunta la memoria difensiva che Beppe Grillo avrebbe già preparato e depositato in procura nell’eventualità di un prossimo interrogatorio sul caso Cassimatis. Una lunga prolusione in cui il nucleo forte è rappresentato dalla rivendicazione legittima delle scelte in quanto «scelte politiche e legittime di un Movimento politico, e non offese personali». La candidata vincitrice alle Comunarie grilline che non è piaciuta per aver espresso preferenze alle idee di Pizzarotti e Paolo Putti, “eretici e scomunicati” dal Movimento, è stata esclusa da Grillo e riammessa dai giudici, ma il leader non ci sta: «un leader deve poter esprimere giudizi politici su un appartenente al partito».
Secondo Repubblica, Grillo ha inserito nella memoria difensiva screenshot delle schermate dei blog e dei commenti relativi alla vicenda che servirebbero a dare la prova regina dell’infedeltà politica di Marika Cassimatis. Gli avvocati spiegano, «Grillo e Cassimatis sono personaggi pubblici, lei si è candidata per un ruolo pubblico. Quindi è normale che siano esposti pubblicamente e che debbano accettare critiche. Più di un qualsiasi cittadino». Non solo, secondo il fondatore M5s, le critiche espresse che hanno fatto scattare l’intera vicenda politica di Genova, rientrano assolutamente in un diritto di critica politica dura ma legittima: «Non sono diffamazione», afferma con chiarezza Grillo. Ora non resta che vedere se i giudici gli daranno ragione, dato che finora hanno dimostrato di non gradire e non comprendere a fondo i “metodi” organizzativi del Movimento, assai astrusi in alcuni casi e non chiaramente ricostruibili.