I sondaggi elettorali pre-Amministrative mostrano un dato interessante guardando ai dati diffusi da Istituto Piepoli: è stato chiesto al campione di elettori intervistati se considerano il prossimo appuntamento delle Amministrative in programma l’11 giugno un’occasione dove si affermerà ulteriormente il Movimento 5 Stelle. Ebbene, per l’11% sarà sicuramente un’occasione di vedere i grillini crescere ancora i propri consensi prima elle Elezioni Nazionali; per il 40% l’affermazione è da tenere in considerazione e dunque accettabile. Complessivamente è il 41% degli italiani a ritenere le prossime Amministrative un test che non favorirà il Movimento Cinque Stelle, bensì porterà in auge di nuovo gli altri partiti, dal centrodestra fino al Pd. Un test serio lo attendono Grillo e Di Maio, intenti nel preparare già il programma elettorale del prossimo e decisivo snodo politico per il futuro di questo Paese, probabilmente in Primavera 2018. (agg. di Niccolò Magnani)
Stando agli ultimi sondaggi politici pubblicati da Ipsos sulla situazione generale del nostro Paese si scopre un dato interessante più degli altri: alla domanda sul futuro dell’Italia e delle famiglie italiane, non sono né le pensioni né le tasse a preoccupare, bensì il lavoro e la mancanza di occupazione restano i principali problemi sollevati dagli elettori intervistati. A livello elettorale e politico, le prossime urne saranno importanti perché stabiliranno chi nei prossimi 5 anni avrà il gravoso compito di impostare un piano di riforme e risanamento delle condizioni ancora critiche della società italiana. Stando ai sondaggi di Ipsos, si scopre dunque che il 53% degli italiani è spaventato dalla mancanza di lavoro, più della metà insomma con le altre criticità espresse con molta meno “importanza”. 18% per la pensione e il suo ammontare, il 14% teme la spesa delle tasse sempre crescente e il 12% invece teme per i rinnovati costi delle spese sanitarie: insomma, il nuovo e futuro ministro del Lavoro avrà di che sudare per provare a fare meglio e di più degli ultimi governi. (agg. di Niccolò Magnani)
Si avvicinano le Primarie Pd e gli ultimi sondaggi elettorali e politici continuano a rilevare il vantaggio di Matteo Renzi sugli altri due candidati. Anche se l’ultima rilevazione condotta dall’Istituto Ixè per il programma di Agorà su Rai3 dal 10 al 12 aprile scorso ha registrato, tra gli elettori del Pd, che quasi uno su cinque è indeciso. I tre candidati alla segreteria del Partito Democratico sono l’ex premier Matteo Renzi, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Secondo i risultati di questi ultimi sondaggi elettorali e politici Matteo Renzi raccoglie il 57% delle intenzioni di voto, staccando di molti punti gli altri due candidati alle Primarie Pd. Andrea Orlando infatti arriverebbe al 16% e Michele Emiliano solo al 9%. Il 7% degli elettori intervistati non ha però indicato alcuno di questi nomi e l’11% ha risposto di non sapere chi votare per la segreteria del partito. Vedremo se in questi ultimi giorni di campagna elettorale in vista del voto del prossimo 30 aprile i tre candidati alle Primarie Pd riusciranno a portare elettori dalla ciascuno dalla propria parte. La campagna elettorale si chiuderà il prossimo 26 aprile con un confronto televisivo fra i tre candidati su Sky.
Secondo i risultati degli ultimi sondaggi elettorali e politici sulle intenzioni di voto degli italiani il distacco tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico è di due punti percentuali. Il dato è stato registrato dalla rilevazione che l’Istituto Ixè ha effettuato per il programma di Rai3 Agorà dal 10 al 12 aprile scorso. In base ai dati elaborati dall’Istituto di ricerche, se si andasse a votare oggi per le elezioni politiche il Movimento 5 Stelle raccoglierebbe il 28,7% dei consensi piazzandosi al primo posto nelle preferenze degli italiani, e il Partito Democratico arriverebbe al secondo posto con il 26,6%. Secondo le intenzioni di voto espresse dal campione di italiani intervistati da questi ultimi sondaggi elettorali e politici al terzo posto si piazza Forza Italia con il 12,9%, tallonata al quarto posto dalla Lega Nord con il 12,7%. Segue Fratelli d’Italia – AN con il 4,6% delle intenzioni di voto e il nuovo partito nato dalla scissione della sinistra interna al Pd, il Movimento dei Democratici e Progressisti con il 4,3%. Poi Sinistra Italiana/SEL con il 2,6% delle preferenze e il Nuovo Centrodestra con il 2,5%. Infine UDC – Unione di Centro raccoglie lo 0,5%.