Alberto La Volpe/ È morto l’ex direttore Tg2: da Craxi alla Mafia, un socialista ‘onesto’ (video)
È morto Alberto La Volpe, ex direttore Tg2 e sottosegretario Governi Prodi e D’Alema. Video, il rapporto con Craxi e i libri sulla Mafia, scompare un giornalista e un socialista “onesto”

È morto Alberto La Volpe, uno dei fondatori del Tg3 e a lungo direttore operativo e responsabile del Tg2, negli anni difficili dei governo socialisti appena prima dello scandalo Tangnetopoli che ribaltò la politica di Bettino Craxi e in generale di tutto il Parlamento fin lì costituito. La Volpe, napoletano di origine ma romano di adozione, è morto oggi all’età di 83 anni compiuti dopo una lunga malattia che lo ha portato allo spegnimento in questi ultimi mesi di rara attività pubblica. Un volto, ma soprattutto una penna importante nel giornalismo delle “due Repubbliche” con la sua storia prettamente socialista che lo pose alla guida del secondo Telegiornale Rai dal 1987 al 1993. Fu eletto poi alla Camera nel 1994 dopo l’ondata di Mani Pulite che non lo vide coinvolto minimamente, con i Progressisti; in un secondo memento divenne anche sottosegretario nel governo Prodi (1996-98) nel Ministero dei Beni Culturali, poi tornò sottosegretario ma agli Interni nel governo D’Alema (98-99) fino a diventare poi presidente dell’Associazione Italia-Palestina. Socialista convinto, non ebbe grandi rapporti con Bettino Craxi, come raccontò in una intervista a Otto e Mezzo nel 2015: «non avevo un grande rapporto con Craxi, anche perché spesso lui non mi salutava e non mi considerava, eppure nacque in modo molto speciale il nostro rapporto…».
La Volpe racconta infatti come all’inizio, negli anni Settanta, Craxi era assolutamente d’accordo con il futuro direttore del Tg2 per non aderire alla Federazione Internazionale dei Giovani Democratici, una organizzazione comunista che avrebbe “legato” il Psi, in fase di profondo rinnovamento (che portarono proprio alla guida lo statista più discusso degli ultimi 30 anni) troppo vicino ai “cugini” comunisti. Il 9 ottobre 2010 manifestò contro l’acquisizione de L’Avanti da parte di Valter Lavitola: «Un socialista come me non può non indignarsi per questo episodio volgare», commentò Alberto La Volpe, negli ultimi anni impegnato anche nella narrazione e nella difficile battaglia contro la Mafia. Come ultimo libro scrisse infatti con l’attuale presidente del Senato, Pietro Grasso, il saggio “Per non morire di mafia”.
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