BALOTELLI VS TONI IWOBI/ Il caso del senatore nero della Lega finisce a Le Iene

- Raffaele Graziano Flore

Toni Iwobi, neo-senatore eletto nelle file della Lega, è il primo parlamentare di colore nella storia del Carroccio: “Non è razzista". Balotelli si indigna, "ma vergogna"!

toni_iwobi_foto_facebook_2018 Toni Iwobi, eletto a Palazzo Madama con la Lega (Facebook)

Nella polemica che ha coinvolto il neo senatore leghista Toni Iwobi e Mario Balotelli, anche le Iene hanno provato a fare chiarezza, presentando l’esponente di colore del partito di Matteo Salvini, divenuto primo senatore della storia della Repubblica italiana di colore. E anche se i comici della Gialappa’s Band hanno “endorsato” Balotelli dicendo “per la prima volta nella vita ci troviamo d’accordo con lui”, anche in questo caso, Toni Iwobi ha dimostrato tutta la sua passione per il partito del Carroccio, sottolineando di non aver mai riscontrato comportamenti razzisti da quando milita nella Lega. Toni Iwobi è un militante leghista di lungo corso e ha affermato di essersi emozionato dopo aver ricevuto la chiamata di Calderoli, che l’ha salutato per la prima volta come “Senatore Iwobi”. Che si è sempre detto favorevole all’immigrazione regolare, come nel suo caso, ma non alla clandestinità che porta problemi alla nazione che accoglie e alle persone che non riescono ad integrarsi. E la polemica con Balotelli è stata subito smorzata dal senatore, che ha affermato che farebbe comunque il tifo per SuperMario se venisse a giocare per le sue squadre del cuore, l’Atalanta e l’Inter. (agg. di Fabio Belli)  Qui i risultati di Elezioni Politiche 2018 e le Elezioni regionali in Lombardia e in Lazio – Eletti e seggi alla Camera e al Senato – Dimissioni Renzi & Governo Di Maio

LA REPLICA DI TONI IWOBI

Il neo senatore leghista, Toni Iwobi, ha replicato alle parole di Balotelli dopo che quest’ultimo aveva espresso il suo pensiero su Instagram nelle passate ore. Iwobi ha voluto interrompere sul nascere una possibile polemica limitandosi a commentare, come spiega Corriere.it: “Balotelli è un ragazzo viziato, non si rende conto di essere un personaggio pubblico. Però per favore, non mi interessa rispondergli, ci sono problemi molto più importanti in questo Paese”. Per il senatore della Lega, dunque, quelle avviate da Balotelli sarebbero esclusivamente delle polemiche sterili, “sono polemiche senza senso”, ha detto. Dopo le accuse del calciatore, l’attenzione sembra essersi spostata proprio su questo aspetto anche se Toni ha voluto tagliare corto ed ai giornalisti si è limitato a commentare: “Mi stanno chiamando in tanti, ma con tutto il rispetto per Balotelli, non mi interessa rispondergli ufficialmente. Sarà un bravo calciatore, ma per il resto non voglio commentare”, ha chiodato, lasciando così intendere il suo pensiero sulla querelle (Agg di Emanuela Longo)

BALOTELLI CONTRO SENATORE DELLA LEGA

Sulla “querelle” del senatore di colore eletto con la Lega Nord, interviene con un post su Instagram il famoso calciatore del Nizza ex Milan e Inter, Mario Balotelli: SuperMario non ha preso benissimo l’elezione di Iwobi con la Lega di Salvini e non lo ha certo nascosto, come del resto è solito fare il super bad boy del calcio italiano (più volte in passato oggetto di insulti e critiche razziste, ndr). «Forse sono cieco o forse non gliel’hanno detto che è nero. Ma vergogna!», scrive Balotelli postando una foto con Iwobi e Salvini ad un comizio della Lega. Ancora in una intervista sul Quotidiano Nazionale, uscita oggi dopo il successo alle Elezioni, il neo-senatore di colore replica così alle critiche dei tanti “Balotelli” in giro per l’Italia: «aiutiamoli a casa loro non è uno slogan. Aiutiamoli a svilupparsi a casa loro con degli investimenti reali, lasciamo i popoli liberi di crescere, di svilupparsi, senza dominarli. Quando il mondo occidentale ha cercato di dominare quello africano, è nato il razzismo». (agg. di Niccolò Magnani)  

IL SENATORE: “LA LEGA NON È RAZZISTA”

Toni Iwobi è il primo parlamentare nero eletto dalla Lega, il primo senatore di colore nella storia dell’Italia. Lui l’aveva detto diverse volte dal palco di Pontida: «La Lega non è razzista». E carico di emozione quando parla dei suoi risultati: «Mi ha chiamato Calderoli nella notte, mi ha detto “ciao Senatore Iwobi”. Non posso ancora crederci, ma finalmente sembra che ce l’abbia fatta». Iwobi è un figlio dell’immigrazione, ma è un sostenitore del motto leghista «aiutiamoli a casa loro». Da quando milita nella Lega c’è una domanda che gli fanno continuamente: perché il Carroccio? «È una domanda antica, che mi fanno tutti. E io replico con un’altra domanda: ma esiste una “bibbia”, un “codice scritto”, che vieti a una persona di colore di stare nella Lega? No, non esiste. E l’Italia è un paese democratico? Lo è e ho la libertà di scegliere con chi stare, con chi impegnarmi», ha dichiarato Iwobi, come riportato dal Corriere della Sera. Insomma, chi sostiene che la Lega sia razzista si sbaglia per Iwobi: «Razzismo significa sentirsi superiori agli altri, mentre io nel movimento trovo tante posizioni forti, decise, ma anche molto rispetto». (agg. di Silvana Palazzo)

BERLUSCONI: “LEGA? IO REGISTA DEL CENTRODESTRA”

La Lega di Salvini esulta per il grande risultato delle Elezioni, ma il Centrodestra è una coalizione e davanti ai buoni risultati del voto anche Berlusconi oggi rivendica il proprio spazio e i propri meriti nella vittoria (a metà, visto che la maggioranza non c’è ancora). Dopo il clamore per i primi seggi eletti e nuovi volti in Parlamento (su tutti Iwobi, di cui qui sotto narriamo un breve profilo, ndr), il leader di Forza Italia mette i “puntini sulle i” all’interno della coalizione: «La nostra coalizione è risultata la prima formazione politica e questo deve essere determinante per ricevere l’incarico di governo. Sono felice per Matteo Salvini, sono felice per la Lega con cui siamo stati per lunghi anni al governo e con la quale governiamo regioni importanti. Confermo nel rispetto verso gli alleati e dei patti intercorsi rimango il leader di Fi, sarò il regista del centrodestra e il garante della compattezza della coalizione», spiega Berlusconi nel video messaggio rilasciato come primo commento post-voto. Di contro, Salvini oggi a Milano ha spiegato come non vi siano ad oggi nessun accordo con altri partiti fuori dalla coalizione: «C’è un parlamento, c’è un candidato premier, il sottoscritto, e c’è un programma che porterà l’Italia fuori dalle sabbie mobili. Chi vuole sostenere questo programma lo accettiamo. Ma non faremo accordi partitici». Da ultimo Salvini ha precisato ancora, «Sono contento della compattezza del centrodestra, andremo insieme al Quirinale. Siamo la prima coalizione e siamo la speranza per gli italiani». (agg. di Niccolò Magnani)

CHI È TONI IWOBI, ELETTO CON LA LEGA

Il primo senatore di colore della storia d’Italia è arrivato a Palazzo Madama dopo essere stato eletto nelle fila della Lega: da poche ore, per Toni Iwobi, è giunta l’ufficialità nella nomina a Senatore della Repubblica e, in un contesto nazionale post-voto che ha visto due partiti (quello a guida Matteo Salvini e il Movimento Cinque Stelle) oramai non più considerati anti-sistema e solo di protesta, quasi non stupisce che sia stato proprio quel Carroccio oramai assurto a movimento di respiro nazionale ad esprimere un parlamentare di colore al Senato. Responsabile da anni delle politiche per la sicurezza e l’immigrazione e già consigliere comunale a Spirano, Iwobi è stato eletto nel collegio di Bergamo e può vantare quella che oramai è una venticinquennale militanza nella Lega Nord: in passato, è stato una delle voci più forti nel criticare le politiche del Governo in merito alla “invasione di clandestini nel nostro Paese” e anche la stessa Operazione Mare Nostrum. Di lui, a suo tempo lo stesso Salvini aveva avuto a dire che “farà molto di più Toni per gli immigrati regolari in un mese che la Kyenge in una intera vita”.

L’ARRIVO IN ITALIA E LA MILITANZA NELLA LEGA

Ma chi è questo neo-senatore la cui elezione sta destando scalpore, soprattutto tra coloro che non sapevano che è iscritto alla Lega Nord sin da metà degli Anni Novanta? 63enne originario della Nigeria, Toni Iwobi era arrivato in Italia all’età di 27 anni con un visto da studente (era il 1976) all’Università di Perugia, trasferendosi successivamente a Bergamo dove nel corso degli anni ha lavorato anche nella propria azienda informatica. Dopo essere stato consigliere nel comune di Spirano, ecco il grande salto e l’investitura direttamente da parte di Matteo Salvini ed è stato candidato anche alla precedente tornata elettorale alla Regione Lombardia dove, con 2000 preferenze, è però risultato il secondo dei non eletti. Di Iwobi, cattolico dichiarato e proveniente da una famiglia di ben dieci fratelli (di cui sei ancora vivi e sparsi nel mondo), si sa che è molto attaccato alle proprie origini africane, tanto che fa ritorno periodicamente nella sua Nigeria, ma l’elettorato leghista ha avuto modo di conoscerlo per le sue posizioni nette sul fenomeno dell’ingresso di immigrati irregolari nel nostro Paese: “Perché importare nuovi poveri senza poter garantire loro un futuro?” ebbe a dire a proposito dei clandestini, mentre ebbe a difendere il leader della Lega quando quest’ultimo venne accusato di insulti razzisti all’ex ministra Kyenge: “Non è razzismo, ma rientra nella logica dello scontro politico” chiosò.

IL RINGRAZIAMENTO SU FACEBOOK AD AMICI ED ELETTORI

Molto attivo sui social network, dove il suo profilo Facebook ufficiale (@VotoToni) ha un discreto numero di iscritti, Toni Iwobi ha immediatamente condiviso con amici ed elettori un post una volta saputo dell’elezione in Senato. Nella didascalia allegata dallo scatto che lo ha accompagnato nel corso dell’ultima campagna elettorale, il neo-senatore ne ha approfittato per ringraziare Salvini, definendolo “un grande leader che ha portato la Lega a diventare la prima forza di centrodestra”. “Amici, è con grande emozione che vi comunico che sono stato eletto Senatore della Repubblica! Dopo oltre 25 anni di battaglie nella grande famiglia della Lega, sta per iniziare un’altra grande avventura!” scrive nell’attacco del post il diretto interessato, aggiungendo che dai tradizionali ringraziamenti di rito non può essere ovviamente esclusa la sua famiglia: “Senza di loro non sarei arrivato qui: non hanno mai smesso di supportarmi e di starmi vicino!” prosegue, prima di chiudere con un perentorio: “Io sono pronto, amici!”.







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