Come per ogni elezione comunale, anche a Catania la partita che ha infiammato le ultime settimane è stata quella tra i candidati al consiglio cittadino alla ricerca di preferenze. Ma chi è stato il più votato in assoluto? Con 1858 voti il titolo di mister preferenze va a Giovanni Grasso, ovvero il candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle. Per quanto riguarda le altre formazioni politiche non può essere sottovalutato il risultato conseguito da Andrea Barresi (1677), candidato con la lista del vincitore “In campo con Pogliese” e di Daniele Bottino (1645), candidato per la lista “Con Bianco con Catania” che siederà tra i banchi dell’opposizione. All’interno di Forza Italia il più votato è risultato essere Santi Bosco, con 1115 preferenze, mentre nella lista “Una scelta d’amore per Catania” si è distinto con 1328 voti Salvo Giuffrida. (agg. di Dario D’Angelo)
Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018: affluenza e sondaggi. Qui i risultati Comunali: Catania, Messina (Sicilia)
LA RESISTENZA DI FORZA ITALIA
Le elezioni comunali amministrative 2018 hanno certificato praticamente in tutta Italia il sorpasso della Lega ai danni di Forza Italia nel centrodestra. Ci sono alcune zone del Paese, però, dove il partito di Berlusconi è ancora maggioritario rispetto a quello di Salvini. Un po’ come a Catania, dove la vittoria del candidato sindaco Salvo Pogliese è stata resa possibile da un ottimo risultato dei forzisti, che hanno raccolto l’11% dei voti a fronte di un risultato molto scarso dei leghisti. Un successo, quello azzurro, ribadito anche dal dominus regionale del partito e presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che Il Mattino di Sicilia ha dichiarato:”Gli iettatori erano già pronti a scommettere che la barca sarebbe affondata e invece si ritrovano davanti l’Amerigo Vespucci. Forza Italia in Sicilia resta il baricentro dell’intera coalizione e grazie ai suoi numeri consegna le chiavi di alcuni dei municipi siciliani più importanti al centrodestra. Se il partito del Presidente Musumeci avesse organicamente fatto parte della coalizione avremmo ottenuto anche qualcosa in più. Indicativo, infine, il dato complessivo dei partiti dell’alleanza di Governo nazionale: un misero 10%. La sola Lega il 2%”. (agg. di Dario D’Angelo)
I VOTI DI LISTA
Cambia il Consiglio comunale di Catania dopo le Elezioni Comunali Amministrative 2018. Da quest’anno è infatti ridotto da 45 a 36 posti. Di questi ne vanno 27 alla maggioranza del centrodestra, mentre alla coalizione di Bianco restano 6 seggi in aula più il settimo riservato al sindaco uscente come miglior secondo. Per la prima volta entra in municipio il MoVimento 5 Stelle, che vede eletti ben 6 rappresentanti grillini. Delle 17 liste che si sono presentate alle elezioni solo 9 sono riuscite a superare la soglia di sbarramento del 5%. La lista più votata è stata quella appunto del M5s con 13,51%, seguita da Forza Italia con l’11,04% e da Pogliese sindaco con il 10,75%, entrambe espressione diretta del sindaco eletto. Nella stessa area al quarto posto Grande Catania con 8,38%, poi Diventerà Bellissima con 5,91%. A seguire Fratelli d’Italia con il 5,88% dei voti prima della terza lista del sindaco In campo con Pogliese al 5,46%. Delle nove liste che sostenevano Pogliese sono rimaste fuori Udc, Lega e Catania in azione. (agg. di Silvana Palazzo)
CON POGLIESE VINCE IL “PATTO DELL’ARANCINO”
Con la storica vittoria di Salvo Pogliese a Catania, candidato sostenuto da una larghissima lista comprendente il centrodestra allargato e che ha sconfitto Enzo Bianco nel suo feudo, molti giornali sono tornati a parlare del successo di quello che in occasione delle Elezioni Regionali era stato ribattezzato come “patto dell’arancino”. Infatti, in queste Amministrative 2018 è stato di fatto replicato lo schema vincente che aveva portato Nello Musumeci a diventare governatore presso l’Ars ed è lo stesso Pogliese a ricordare, dopo un successo ottenuto addirittura al primo turno e sbaragliando non solo il centrosinistra ma pure il Movimento 5 Stelle che in Sicilia è molto forte, che il centrodestra unito vince ovunque: “E lo si è fatto nella città più importante di queste amministrative, visto che il dato ha rilevanza nazionale” ha ricordato il candidato, ricordando pure che, a suo dire, “la prima cosa buona che ho fatto per Catania è rinunciare a una comoda poltrona a Bruxelles per quella di sindaco della mia città, dove i miei concittadini chiedono maggior sicurezza, pulizia e decoro”. (agg. di R. G. Flore)
SINDACO ELETTO SALVO POGLIESE
Salvo Pogliese è il nuovo sindaco di Catania. Ex deputato dell’Ars siciliana ed europarlamentare, è stato anche ultrà. È infatti il fondatore del gruppo Indians. Armato di megafono in curva Sud, ha imposto un modello di tifo differente, facendo interagire quartieri diversi. Lo stesso ha fatto a livello politico, acquisendo consensi sia nei quarti periferici e popolari che in quelli borghesi. A trasmettergli la passione politica è lo zio Nello, monarchico e missino catanese. Muove i primi passi appena 14enne, scalando i vertici della federazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. L’enfant prodige della destra catanese è stato eletto segretario regionale di Azione Giovani nel 1996, un anno dopo ha fatto il suo ingresso in consiglio comunale con Alleanza Nazionale. Nel 2006 ha invece centrato l’elezione all’Ars, mentre due anni dopo è stato riconfermato nella lista del Pdl, dove ha assunto il ruolo di vice capogruppo. Quattro anni dopo è rieletto a Palazzo dei Normanni e nel 2013 entra in Forza Italia, con cui stacca il biglietto per il Parlamento Europeo.
SALVO POGLIESE NUOVO SINDACO DI CATANIA
Chi conosce Salvo Pogliese gli riconosce la capacità di “saldare” pezzi politici affini come quando ai tempi dell’Università creò una lista unica che teneva insieme il Fran e Azione Universitaria. Recentemente ha fatto lo stesso per il centrodestra che ha trascinato Nello Musumeci alla vittoria. Questo copione è andato in scena anche a Catania, sebbene la fase politica con il centrodestra sia cambiata, visto che anche la Lega lo ha sostenuto. E pensare che nel 1991 fu proprio lui, Salvo Pogliese, a guidare la rivolta siciliana del Fronte contestando Umberto Bossi in città per un convegno ai tempi delle arringhe anti meridionali. Oggi raggiunge un traguardo ambito e coltivato da tempo: diventa sindaco della sua città. «Poter servire la propria comunità come sindaco è l’onore più alto che chi ha fatto della politica la propria missione possa ricevere. Grazie per questa straordinaria testimonianza di affetto e di fiducia. Vi ripagherò lavorando ogni giorno con entusiasmo per rendere Catania una città all’altezza delle vostre speranze e delle vostre aspettative» ha dichiarato sui social. La vittoria però arriva nel giorno in cui il Calcio Catania non approda nella finale dei playoff.
LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Si sposta verso destra l’asse del nuovo Consiglio comunale di Catania, visto che all’opposizione c’è pure l’ex autonomista Salvo Di Salvo, ex assessore all’Urbanistica. Il neo sindaco Pogliese porta a casa 22 consiglieri comunali, cinque dei quali eletti nella lista civica che porta il suo nome. In Consiglio anche l’ormai ex sindaco, Enzo Bianco, in qualità di secondo arrivato. Al MoVimento 5 Stelle vanno sei consiglieri. Ecco dunque come dovrebbe essere composta la maggioranza: Alessandro Messina, Manfredi Zammataro (Diventerà bellissima), Bartolomeo Curia, Salvo Giuffrida, Luca Sangiorgio (Una scelta d’amore per Catania), Santi Bosco, Giovanni Gabriele Petralia, Graziana Scalia (Forza Italia), Giuseppe Castiglione, Sebastiano Anastasi (Grande Catania), Andrea Barresi, Paola Emanuela Parisi (In campo con Pogliese). Di seguito invece la possibile composizione dell’opposizione. Oltre a Enzo Bianco, Giovanni Grasso, Lidia Adorno, Emanuele Gabriele Nasca e Giuseppe Fichera (Movimento 5 Stelle), Daniele Bottino, Salvo Di Salvo, Lanfranco Zappalà, Maria Grazia Felicioli (Con Bianco per Catania) Giuseppe Gelsomino, Francesca Ricotta e Andrea Guzzardi (Catania 2.0).