Beppe Grillo ha un piano per la Rai e lo illustra ai giornalisti con un megafono da una finestra aperta dell’hotel Forum a Roma, dove alloggia da qualche giorno. Il garante del MoVimento 5 Stelle è tornato a far sentire la sua voce, ma non con un’intervista. «Rai Tre, Rai Due e Rai Uno: due saranno messe sul mercato e una senza pubblicità. Questo dice il l’Elevato e accontentatevi di questo» ha detto ai cronisti che attendevano qualche sua dichiarazione. Poi Grillo ha chiuso la finestra. Il comico dunque mette nel mirino viale Mazzini annunciando una vera e propria rivoluzione con due canali che potrebbero finire sul mercato. Una cosa è sicura: il nodo Rai è uno dei prossimi che dovrà affrontare il governo M5s-Lega. Il garante dei Cinque Stelle dal canto suo ha mandato un messaggio chiaro, una specie di “editto” destinato ad animare, e non poco, il dibattito politico sul futuro del servizio pubblico.
RAI, GRILLO: “DUE CANALI SUL MERCATO, UNO SENZA PUBBLICITÀ”
La Rai e il servizio pubblico sono temi cari al MoVimento 5 Stelle. Lo ha confermato qualche giorno fa anche il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio quando ha lanciato la proposta del censimento dei raccomandati Rai, così come definito dallo stesso ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. L’idea di privatizzare, almeno in parte, la Rai non è nuova per Beppe Grillo che ne aveva parlato già in passato. E come lui fece più volte Silvio Berlusconi. Quella del garante del MoVimento 5 Stelle non sembra una sortita estemporanea: lo lascia pensare il fatto che il partito guidato da Di Maio abbia le deleghe alle telecomunicazioni. E proprio in questi giorni sta andando avanti un braccio di ferro all’interno del governo in vista delle nomine del Cda Rai. La votazione dei membri che entreranno nel consiglio di amministrazione è prevista per l’11 luglio. C’è poi il nodo dell’amministratore delegato, scelta rivendicata da Lega e M5s.