Reddito di cittadinanza, Laura Castelli: “Prima le pensioni minime”, lunga intervista del viceministro dell’Economia ai microfoni de La Stampa. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha fatto il punto della situazione sulla Manovra in programma per il Governo ed ha evidenziato che il reddito di cittadinanza “è la base attorno alla quale ruota l’intera manovra. Partiremo il primo gennaio con le pensioni di cittadinanza, portando le minime a 780 euro. Intanto ci occuperemo della riforma dei centri per l’impiego. Abbiamo calcolato che ci vogliono 3-4 mesi. Successivamente partirà il reddito di cittadinanza”. Continua la , a proposito di chi sarà coinvolto: “Quella prevista dal contratto. Tutti coloro che sono al di sotto della soglia di povertà. Costera’ 10 miliardi. Le risorse ci sono. Alcune sono quelle già esistenti nel bilancio dello Stato, altre saranno frutto delle razionalizzazioni delle misure di sostegno al reddito che oggi non funzionano. Infine ci sono le coperture che avevamo indicato nel programma”.
CASTELLI: “MINISTRO TRIA E’ CONVINTO”
Laura Castelli ha poi commentato le indiscrezioni giornalistiche circa la minaccia di dimissioni del ministro Giovanni Tria: “A me non risulta. Da settimane, assieme al viceministro della Lega Massimo Garavaglia, facciamo riunioni con lui. Nessuno critica l’altro. Ci sono discussioni tecniche, reciproche sollecitazioni. Tria è consapevole delle esigenze politiche, e convinto delle nostre ragioni, altrimenti non avrebbe accettato di far parte di un governo così particolare”. Infine, a proposito dell’identità digitale del reddito di cittadinanza: “Con il team di Diego Piacentini, commissario per l”Agenda digitale, stiamo mettendo insieme tutte le banche dati necessarie, Inps, centri per l’impiego, centri di formazione. Digitalizzeremo la domanda e l’offerta, facendo incontrare chi cerca e chi offre lavoro, ma avremo anche un borsellino elettronico per i pagamenti. Così si eviterà l’evasione, la corruzione, i furbetti”.