Sul reddito di cittadinanza continuano i calcoli da parte dei tecnici del ministero del Tesoro per far quadrare in qualche modo i conti con le scarse risorse a disposizione. Tra le ultime idee al vaglio ci sarebbe l’esclusione dal sussidio chi ha una casa di proprietà. Il cerchio, dunque, attorno a chi può usufruire dell’ormai celebre reddito di cittadinanza previsto dal governo pentastellato si stringe sempre di più. E’ quanto riferisce oggi il quotidiano La Stampa che spiega come a quanto pare, le risorse che servirebbero a concretizzare quanto promesso agli elettori non ci sarebbero ancora. Da qui la necessità di pensare a qualcosa di nuovo, a partire da alcune importanti esclusioni. Il dubbio sulla mancanza di risorse è sempre stato paventato, sia dai Cinque Stelle che dall’Inps ma con stime nettamente differenti l’uno dall’altra. 15 miliardi, i soldi che secondo il M5S servirebbero per dare un aiuto fino a 780 euro ai 5 milioni di poveri assoluti in Italia. Ben diversa la stima dell’istituto previdenziale che ha parlato invece di 35 miliardi.
REDDITO DI CITTADINANZA, CHI POTREBBE ESSERE ESCLUSO
Come riuscire a far quadrare i conti in merito al reddito di cittadinanza, rendendolo in tal modo attuabile? Il vicepremier leghista e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha spiegato come nella manovra l’impegno maggiore, pari a 6-7 miliardi sarà dato dal superamento della Legge Fornero. Dunque questo potrebbe abbassare la somma richiesta per l’attuazione del programma dei grillini. Ma ciò, è ovvio, basterà solo a far partire le misure che come detto potrebbero riguardare una platea ben più ristretta di quella inizialmente preventivata. Tra le ipotesi al vaglio, quelli maggiormente battute al momento restano l’esclusione dal reddito di cittadinanza di chi ha una casa di proprietà e la revisione dei coefficienti familiari abbassando così l’importo. Al reddito di cittadinanza, inoltre, potranno accedere solo gli italiani con una ulteriore riduzione della platea del 30%, sebbene in tal caso entrerebbero in ballo problemi di costituzionalità.