Al centro delle polemiche per la posizione presa sul caso Sea Watch, la Lega di Matteo Salvini è stata vittima di un gesto intimidatorio nella notte: sono comparse delle scritte sui muri esterni della sede milanese di Via Bellerio. Insulti pesanti, «Il popolo non è razzista, Lega di me*da, razzisti», che non sono passati inosservati al Carroccio. Il deputato e segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi ha commentato su Facebook: «Questa notte a Milano i muri esterni della storica sede della Lega in via Bellerio sono stati deturpati con scritte spray rosse contro il nostro movimento. L’anno nuovo purtroppo comincia in continuità con quello precedente, procedendo nell’escalation di aggressioni alle sedi della Lega, con vandalismi, buste con proiettili, scritte spray con minacce e insulti, vetrate infrante e purtroppo anche attentati incendiari ed esplosivi (tre da luglio nelle nostre sedi in Lombardia), senza contare i fantocci di Salvini bruciati nei cortei studenteschi. Che brutto clima intimidatorio di cui gran parte della sinistra, sempre impegnata a blaterare di fascismo, non si accorge o forse preferisce non accorgersene…».
INSULTI SEDE LEGA, LA REPLICA DEL CARROCCIO
Prosegue Grimoldi in una nota ufficiale: «L’anno nuovo purtroppo comincia in continuità con quello precedente, procedendo nell’escalation di aggressioni alle sedi della Lega, con vandalismi, buste con proiettili, scritte spray con minacce e insulti, vetrate infrante e purtroppo anche attentati incendiari ed esplosivi (tre da luglio nelle nostre sedi in Lombardia), senza contare i fantocci di Salvini bruciati nei cortei studenteschi. Che brutto clima intimidatorio di cui gran parte della sinistra, sempre impegnata a blaterare di fascismo, non si accorge o forse preferisce non accorgersene». Anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha preseo posizione: «Il nuovo anno si apre con atti di violenza contro sedi della Lega: gli insulti apparsi a Milano sono l’ennesimo, inaccettabile episodio di una lunga serie. Rinnovo l’appello ad abbassare i toni e a riportare il confronto nei binari della democrazia». Infine, il commento su Twitter di Giovanni Malanchini: «I soliti codardi che agiscono all’ombra dell’anonimato questa notte hanno imbrattato la sede della Lega…».