La notizia di oggi è senza dubbio la decisione del governo italiano di ricorrere contro l’assegnazione dell’Ema, l’agenzia europea per i Medicinali, ad Amsterdam. La presa di posizione dell’esecutivo è stata comunicata dal ministro degli esteri Moavero, ed ha trovato l’accoglimento di numerosi esponenti politici, a cominciare da Paolo Grimoldi, deputato della Lega: «Giusto insistere nel chiedere la verifica di legittimità di tutte le procedure seguite – le parole dell’esponente del carroccio in merito al ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione europea, come riporta Askanews – è paradossale che l’Ema sia stata assegnata ad Amsterdam che non aveva una sede pronta e sta causando ritardi enormi e non a Milano che aveva una sede prestigiosa già pronta, che avrebbe garantito continuità nell’attività e rapidità nel trasloco dell’Agenzia del Farmaco da Londra». Secondo Grimoldi la partita per l’assegnazione dell’Ema, che porta un indotto indifferente oltre al prestigio, non è ancora chiusa: «Attendiamo fiduciosi – ha chiosato – l’esito di questo ricorso». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EMA, RICORSO GOVERNO CONTRO ASSEGNAZIONE AD AMSTERDAM
È ancora Italia contro Europa: dopo i nodi di manovra, recessione, crisi Francia e Venezuela e ieri gli attacchi del Parlamento Ue contro il Premier Conte, il Governo italiano decide di impugnare una decisione presa un anno fa dal Consiglio Europeo sull’assegnazione della sede EMA (l’Agenzia del Farmaco) ad Amsterdam e non a Milano (con la criticata assegnazione “della monetina”, ovvero con sorteggio visto il pareggio di voti in sede Ue). Oggi il Governo italiano, tramite l’Avvocatura dello Stato, ha presentato ufficiale ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea contro il Regolamento UE 2018/1718 che stabilisce la nuova sede dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) nella città di Amsterdam. Tale decisione di impugnare la decisione del Regolamento Ue – spiega la Farnesina che oggi ha dato l’annuncio sul fronte EMA dopo mesi di ricorsi e polemiche Roma-Bruxelles (all’epoca dei fatti, al Governo c’era ancora il Pd con Gentiloni, ndr) – riflette e si ricollega al ricorso presentato un anno fa dall’Italia e ancora pendente alla Corte di Giustizia Ue.
EMA, L’IMPUGNAZIONE E L’ANNUNCIO DI MOAVERO
Il cambio di sede da Londra all’Europa avverrà, naturalmente, una volta che la Brexit sarà effettiva (e anche qui i dubbi restano molti, ma è tutta un’altra storia): per questo motivo si dovette decidere dove piazzare la nuova sede dell’Agenzia del Farmaco e dopo un accordo che sembrava esser stato trovato, Milano aveva più voti di Amsterdam come nuova sede centrale dell’EMA. Poi però qualcosa si ruppe (sopratutto con i rappresentanti della Spagna) e si arrivò al sorteggio che premiò l’Olanda bocciando la candidatura del sindaco Beppe Sala: «Il nuovo ricorso – prosegue la Farnesina – conferma la determinazione italiana a far debitamente verificare, a livello giurisdizionale, la legittimità delle procedure seguite per stabilire la nuova sede dell’EMA, a fronte del fatto che la candidatura di Milano offriva tutte le garanzie immediate per la continuità operativa di un’agenzia UE, come EMA, fondamentale per la tutela della salute dei cittadini dell’Unione Europea», spiega il Ministro degli Esteri Moavero Milanesi in una nota ufficiale della Farnesina.