Rottamazione. È stato il cavallo di battaglia di Matteo Renzi, sindaco di Firenze, durante le primarie del Partito Democratico, poi ripresa da alcuni candidati alle elezioni politiche. Dando però un’occhiata alle liste presentate ci si accorge subito che, in molti casi, la missione di “svecchiare” i partiti non è riuscita. Dai dati elaborati dalla Coldiretti emerge che le persone più giovani a scendere in campo in politica fanno parte del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo con una media di 42,3 anni.
I candidati più anziani in lizza a queste elezioni sono quelli di Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia con 49,9 anni. Seguendo la classifica a ritroso, troviamo al penultimo posto i papabili del Popolo della Libertà con una media di 48,9, di poco distaccati quelli del Partito Democratico con 48,1 e Sinistra Ecologia e Libertà con 47,7. 47,5 per i candidati nella lista civica di Mario Monti e 47 per quelli della Lega Nord.
Durante la campagna elettorale, sia a destra che a sinistra non si è fatto altro che parlare della necessità di rinnovare i partiti, ma a quanto sembra, dati alla mano, i politici, troppo affezionati alla poltrona, sono ancora restii nel voltare pagina dando spazio ai nuovi.