Non era vero niente. Si mormorava che Berlusconi, messo in guardia dai suoi fidati sondaggisti sull’ipotesi che il Pdl, in certi comuni, alle amministrative, si sarebbe praticamente estinto, ottenendo un misero 8%, fosse in procinto di assumere una decisione epocale. Quella di non presentarsi. Ovvero, se non si può vincere, tanto vale non partecipare. Sembrava che avesse dato mandato ai suoi di trovare un sistema che consentisse al Pdl di candidarsi e correre per le amministrative, ma non ufficialmente. Attraverso, era un’ipotesi, delle liste civiche, quindi. E, invece, l’ex premier ha sgomberato il campo dagli equivoci e ha fatto sapere che il suo partito ci sarà, eccome, definendo le voci sulla sua assenza fantasiose. Il suo partito, quindi, si presenterà ovunque si vota. Le liste civiche ci saranno, certo, ma unicamente come supporto e si valuterà di zona in zona che sistema di alleanze adottare. Rispetto agli altri partiti, ha fatto sapere che gli interlocutori privilegiati restano la Lega e l’Udc. Almeno in linea teorica. Si è detto, infatti, convinto che non sia il caso di farsi troppe illusioni, visto l’atteggiamento tutt’altro che conciliante di Bossi e di Casini. Rispetto all’ipotesi di cambiare il nome al partito, benché più volte ne abbia sostenuto la necessità,dal momento che secondo lui non sarebbe mai entrato nel cuore degli italiani, ha spiegato che no è questo il momento. L’ex presidente del Consiglio ha, inoltre, riferito che mercoledì si incontrerà, assieme al segretario del Pdl, Angelino Alfano, con il premier Mario Monti. Oggetto dell’incontro, con ogni probabilità, saranno le riforme e, in particolare, quella del mercato del lavoro. Nel frattempo, benché il tanto atteso rinnovamento del partito sia ancora da venire, ci sarebbe una piccola rivoluzione. Almeno per i fan più accaniti. Ovvero un inno nuovo. E’ stato presentato nel corso di una riunione a villa Gernetto ed è stato scritto in buona parte dall’onorevole Rosaria Rossi. O no? J. Ax, ex leader degli Articolo 31, annuncia, infatti, querela per plagio. Sarebbero troppe le analogie con Gente che spera, una sua canzone pubblicata nell’album Domani smetto del 2002.
Il cantante ha espresso la sua contrarietà su proprio account Twitter, dopo aver ricevuto delle segnalazioni sulle somiglianze. E a ha promesso: «Domani denuncio Berlusconi».