Pietro Vignali è il sindaco uscente di Parma, ha guidato una giunta di centrodestra eletta con il 56,6% dei voti. Si è dovuto dimettere in anticipo nel 2011 in seguito a un grave scandalo che ha colpito la città. Vignali infatti si dimise dopo che l’assessore alla scuola venne arrestato con l’accusa di aver preso tangenti in cambio di appalti nella ristorazione. Già nel 2010 era stato arrestato un funzionario del comune: alla fine gli arresti risultarono essere undici tra cui tre dirigenti comunali. Una vera tangentopoli parmigiana come venne definita. A guidare Parma venne nominato un commissario straordinario. Ovviamente il clima elettorale a Parma non dei più facili. Inoltre anche qui con la separazione tra centrodestra e Lega Nord sarà interessante vedere a quali risultati si arriverà.
Il candidato del centrosinistra è invece Vincenzo Bernazzoli, sostenuto dalle liste di Pd, Idv, Altra Politica, Parma che Cambia, Pdci, Per Parma progressista socialista laica, Consumatori pensionati. Bernazzoli, nato a Fidenza il 28 dicembre 1955, è attualmente presidente della provincia di Parma carica a cui è stato eletto nel 2004 e riconfermato nel 2009. E’ presidente dell’Unione Province d’Italia Emilia Romagna e amministratore delegato del Consorzio italiano per la ricerca sulla qualità e la sicurezza degli alimenti. E’ laureato in pedagogia ed è stato sindaco di Fontanellato dal 1993 al 2001. Ha una lunga esperienza come sindacalista della Cgil presso la camera del lavoro di Fidenza seguendo le categorie dei braccianti e della funzione pubblica. Bernazzoli è spostato e ha due figli. Attualmente è iscritto al Partito democratico.
Elezioni difficili come detto a Parma. Lo stesso Bernazzoli intervenendo sul tema ha detto come il primo obbiettivo sia mettere in sicurezza i conti del comune. Un debito calcolato in circa seicento milioni di euro. In tal senso, il candidato ha dichiarato che “Posso assicurare che abbasseremo le tasse, se possibile fin da subito, certamente dal 2013. Per farlo razionalizzeremo le spese di funzionamento dell’ente partendo dalla rigorosa analisi di una spending review, che ci consenta di capire dove poter recuperare risorse preziose”.
Bernazzoli ha poi dichiarato che chiederà al Governo assieme all’Anci che almeno il 70% dell’Imu rimanga ai Comuni, scelta che cconsentirebbe di abbassare subito le aliquote. Con l’entrata in funzione del termovalorizzatore intende poi riportare le bollette dei rifiuti almeno agli stessi livelli del 2008.