Ha violato la quarantena per fare sesso con un’amica: fermato dalla Polizia è stato multato per 533 euro. Ma la pena più severa per un 46enne di Torino è stato scoprire che gli agenti avevano girato un video in cui ironizzavano sull’accaduto, mostrando il verbale con tanto di dati anagrafici e indirizzo delle persone coinvolte. Nel filmato, diventato virale nel giro di pochissimi minuti, si sente il poliziotto nell’atto di leggere le dichiarazioni rilasciate dall’uomo che era stato fermato la mattina di Pasqua: “Sono andato a consumare un rapporto sessuale in corso Grosseto da una mia amica. Quanto gli è costato? 533 euro, neanche un’escort!“. Da quel momento per il 46enne è iniziato un vero e proprio incubo: “Il tempo di tornare a casa da Torino ad Alba e c’erano già i miei amici che mi scrivevano per chiedermi della multa e del sesso. Non capivo come facevano a sapere di questa storia. Mi hanno detto che tutta Italia aveva quel video di cui io non sapevo l’esistenza“. Sentito da iene.it, il protagonista di questa vicenda commenta: “Sono turbato. Da due giorni non sto dormendo. Ho ricevuto anche messaggi di morte“.
VIOLA QUARANTENA PER FARE SES*O: MULTATO
Il 46enne della provincia di Torino, che la mattina di Pasqua stava guidando un’auto a noleggio, ha raccontato la sua versione dei fatti: “Gli agenti mi hanno chiesto per quale motivo fossi in giro e io ho detto subito la verità: ero andato a consumare un rapporto sessuale da una mia amica. Volevo pagare quella multa e fine“. Le cose però sono andate diversamente: “Mi hanno fatto stare seduto in auto, mi hanno vietato di usare il cellulare per una chiamata. Invece loro hanno fatto quel video a mia insaputa. Si sono presi gioco di me. Ma soprattutto si vede il mio nome e dove abito. Stiamo scherzando? Non ci credevo nemmeno. Poi ho visto i dati anagrafici ed è stato l’inizio dell’incubo. C’è chi mi ha scritto per esprimermi solidarietà, chi mi offre assistenza legale. Ma c’è anche chi mi ha mandato minacce di morte“. Il multato ha detto che poche ore fa lo hanno contattato dal commissariato: “Mi hanno detto che gli agenti avranno provvedimenti disciplinari“. In ogni caso il suo avvocato Paola Coppa ha precisato: “Vaglieremo la provenienza di questi messaggi. Ma soprattutto stiamo valutando di agire per ipotesi di diffamazione, violazione della privacy e abuso d’ufficio nei confronti dei tre agenti. E valuteremo anche di agire contro il corpo di polizia“. Il 46enne dal canto suo ci tiene a ribadire: “C’è chi dice che ho l’amante, chi famiglia. Tutto falso. Non è vero niente, sono cose allucinanti e non vedo l’ora che finisca questo incubo“.