“Possiamo modificare il tempo e lo spazio”. No, non è un’affermazione di un folle bensì di Michael Kratsios, direttore dell’Ufficio per le Politiche Scientifiche e Tecnologiche della Casa Bianca, intervenuto nelle scorse ore in occasione dell’Endless Frontiers Retreat di Austin, in Texas. Il suo discorso, come si legge su InsiderPaper, viene definito “travolgente”, parlando di una nuova alba, di una nuova età dell’oro per l’America, soffermandosi anche sulla strategia dell’amministrazione Trump per rivitalizzare la leadership tecnologica dopo anni di stagnazione.
Secondo Michael Kratsios gli Stati Uniti sono rimasti purtroppo indietro rispetto alle altre nazioni, ma non perchè non ne abbiano le capacità, quanto per via di un ritiro volontario dalla corsa all’innovazione. “La stagnazione è stata una scelta” le sue parole, criticando le politiche che sono scattate fin dagli anni ’70 e che hanno appunto attenuato l’industria dell’innovazione a stelle e strisce.
“Ma siamo capaci di molto di più”, sentenza. Per Kratsios è tempo quindi che l’America recuperi il tempo perduto, lo spirito pionieristico che ha reso la nazione leader in diversi campi, a cominciare dallo spazio, internet e l’energia nucleare. “Le nostre tecnologie ci permettono di manipolare il tempo e lo spazio – ha aggiunto, senza comunque entrare nel dettaglio – annullano le distanze, fanno crescere le cose e migliorano la produttività”.
“MANIPOLIAMO TEMPO E SPAZIO”, KRATSIOS: “SCEGLIAMO LA VIA MIGLIORE”
Non è ben chiaro a cosa riferisca Kratsios con queste affermazioni decisamente audaci sul tempo e lo spazio, e al momento non esistono tecnologie di questo tipo, ma probabilmente ha voluto enfatizzare qualche scoperta scientifica, preso dal trasporto emotivo del suo discorso. “La nostra scelta come civiltà è tra tecnologia e debito. E abbiamo scelto il debito. Oggi scegliamo una via migliore”, ha spiegato ancora il funzionario della Casa Bianca.
Per raggiungere questo obiettivo ambizioso è fondamentale che si promuova l’innovazione americana, ma nel contempo bisogna proteggere le tecnologie critiche e rimuovere infine le barriere normative. Importante anche che i fondi in ricerca e sviluppo vengano distribuiti in maniera migliore, oltre che una riforma normativa e un ruolo federale più incisivo che spinga ad utilizzare di più le tecnologie prodotte negli Stati Uniti, oltre che a favorirne l’esportazione.
“MANIPOLIAMO TEMPO E SPAZIO”, KRATSIOS: “LA CINA…”
Nel corso del suo discorso Kratsios ha parlato anche del rivale numero uno degli Stati Uniti nel campo della tecnologia, leggasi la Cina, con l’obiettivo di difendersi dal gigante asiatico proteggendo anche la proprietà intellettuale americana. Infine l’esponente dell’amministrazione Donald Trump ha invitato ingegneri e imprenditori a non ritirarsi dalla politica ma a contribuire con il loro sapere a plasmare il futuro americano: “Sono le scelte individuali che renderanno possibile la nuova età dell’oro americana”.
Un discorso senza dubbio affascinante e coinvolgente ma non va dimenticato che il tycoon newyorkese ha promesso dei tagli all’industria spaziale, precisamente un dimezzamento del budget della Nasa, l’agenzia più importante al mondo nel campo dello spazio, in netto contrasto a quanto si auspica Kratsios.
“MANIPOLIAMO TEMPO E SPAZIO”, A COSA FA RIFERIMENTO KRATSIOS?
Tornando alla tecnologia che possa manipolare tempo e spazio nominata da Michael Kratsios, nel corso del suo discorso ha più volte citato l’intelligenza artificiale, ma anche i semiconduttori e la biotecnologia, di conseguenza si potrebbe pensare a qualche “diavoleria” appartenente a questo campo. Le sue dichiarazioni giungono in concomitanza con la decisione dell’amministratore Donald Trump di togliere le aziende tecnologiche dall’ondata di dazi annunciata a inizio mese.
Fra questi troviamo anche Apple, che ha così scongiurato un aumento su scala mondiale del prezzo dei propri prodotti, a cominciare dagli iPhone. “È dovere del governo – ha aggiunto il funzionario – consentire agli scienziati di creare nuove teorie e agli ingegneri di metterle in pratica. Premi e altri nuovi meccanismi di finanziamento, come sovvenzioni rapide e flessibili, possono moltiplicare l’impatto della ricerca finanziata dal governo”.