È finita l’emergenza dopo 27 ore di attesa e panico in quel di Monterusciello (Pozzuoli) dove dalla notte tra lunedì e martedì un 25enne si era barricato in casa assieme alla mamma e minacciava suicidio. Non solo, asseriva di avere con sé diverse bombole del gas che avrebbe fatto saltare se qualcuno si fosse avvicinato all’appartamento. Il ragazzo, originario del luogo, dal terzo piano della sua palazzina attorno alle ore 23.30 del 29 luglio ha dato il via alle 27 ore di terrore, tenendo in scacco l’intero palazzo: dopo le minacce di suicidio, all’insistere di condomini e forze dell’ordine a desistere, ha lanciato nel cortile una bombola del gas che solo per grazia divina non è esplosa causando una potenziale strage. A quel punto tutte le famiglie dello stabile del paesino accanto a Pozzuoli sono state fatte evacuare, racconta Napoli Fanpage, e sono cominciate le trattative vere e proprie tra i negoziatori delle forze dell’ordine e il 25enne barricato in casa assieme alla madre.
BLITZ DOPO 27 ORE: PRESO IL 25ENNE CHE MINACCIAVA SUICIDIO
Nessun tentativo andava a buon fine, soprattutto perché ogni volta il ragazzo minacciava di far saltare l’intera palazzina di via Brancati con altre bombole del gas: il 25enne, che secondo le prime informazioni emerse dagli inquirenti, soffrirebbe di forti disagi psichici, chiedeva un lavoro e una casa sul lungomare di Pozzuoli. Le trattative continuavano, la disperazione e l’angoscia crescevano anche nel vicinato che assisteva come fosse una potenziale “tragedia a cielo aperto” all’assurda scena di Pozzuoli. Alla fine però le forze dell’ordine sono riuscite e preparare un piano di intervento che potesse porre fine all’emergenza: come riporta il Mattino attorno alle 4 di questa mattina hanno lanciato alcuni flashbang all’interno dell’appartamento e sul balcone dove il 25enne transitava nervoso, il ragazzo è stato così stordito e in pochissimo secondo i reparti speciali hanno fatto irruzione neutralizzando il 25enne e ponendo fine con un blitz alla perfezione 27 lunghe ore di panico cittadino. «Si cerca di individuare sempre la soluzione più tranquilla. Nonostante numerose ore di trattative da parte del nostro negoziatore, lui non ha desistito dal suo intento, abbiamo quindi optato per un’operazione con l’intervento del GIS», ha spiegato ai cronisti il comandante Del Monaco al termine dell’operazione. Il ragazzo è ora accusato di esioni, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.