La donna accusata di aver fatto sesso con un 15enne, da cui ha avuto un figlio, sarà sottoposta a perizia psichiatrica. Lo ha deciso oggi il tribunale di Prato, dove si è svolta la prima udienza del processo contro la 32enne, accusata di violenza sessuale. La perizia psichiatrica, come riportato dal Corriere della Sera, è stata affidata al professore Renato Arietti dell’Università di Bologna. La difesa, che si era battuta per la revoca degli arresti domiciliari (che sono stati invece confermati dal Riesame), aveva chiesto la perizia psichiatrica. L’imputata non ha parlato con i giornalisti, perché agli arresti domiciliari, ma ha avuto un momento di stizza – riporta il quotidiano – quando qualcuno ha fatto una domanda sui messaggi che avrebbe inviato al minore, che all’epoca dei fatti non aveva ancora compito 14 anni. Il processo è stato aggiornato al 21 ottobre prossimo, ma è stata fissata anche un’altra udienza per il 28 ottobre. (agg. di Silvana Palazzo)
FIGLIO CON 15ENNE: INIZIA OGGI IL PROCESSO
Parte oggi ufficialmente il processo che vede imputata la donna 32enne di Prato che ha avuto un figlio da un minore, oggi 15enne, al quale dava lezioni private. Dallo scorso anno agli arresti domiciliari, oggi sta affrontando la prima udienza del procedimento che vede coinvolto anche il marito, indagato per alterazioni di stato civile poichè avrebbe riconosciuto come suo figlio il bambino del minore. Alle 9.00 in punto è iniziato il processo con rito immediato che non prevede dunque una udienza preliminare. Il minore è stato sentito qualche tempo fa in forma protetta. Mentre la donna e il marito sostengono che i rapporti col ragazzino sarebbero iniziati quando il aveva 14 anni, quest’ultimo avrebbe ammesso che di anni ne aveva 13 e questo cambierebbe molto la situazione nei confronti della donna. La donna questa mattina era presente davanti al tribunale accompagnata dal marito e dal suo difensore ma non può parlare in quanto è agli arresti domiciliari. Sebbene la difesa avesse chiesto la revoca dei domiciliari, giustificata anche dall’inizio di un percorso terapeutico, il giudice non avrebbe acconsentito.
IL MARITO: “INSIEME FINO IN FONDO”
La trasmissione Storie Italiane si è occupata oggi del caso della donna di Prato, a processo per violenza sessuale. Il marito della 32enne ha commentato ai microfoni della trasmissione di Rai1: “Affronteremo questo processo insieme fino in fondo, aspettando la conclusione, stiamo discretamente bene”, confidando nella giustizia. Il loro avvocato ha spiegato che quella odierna sarà una udienza prettamente tecnica. “Abbiamo già le date del processo, loro potevano non venire ma hanno deciso di manifestare con la loro partecipazione l’atteggiamento lavorativo sempre avuto sin dalle prime fasi delle indagini”, ha spiegato il legale. Lo stesso avvocato ha spiegato le sensazioni della sua assistita, in “apprensione di dover affrontare un processo che si preannuncia complicato”. In merito alla linea difensiva, “la signora ha dato una versione ed è sempre stata coerente, la nostra linea è dimostrare che una persona considerata non attendibile ha dei forti elementi di attendibilità”, ha spiegato. “La signora ha avuto piena consapevolezza che doveva fare un percorso su se stessa, è in visita e spero stia avendo giovamento. Il marito non ha approvato determinati atteggiamenti ma continua a restarle vicino”, ha chiosato.