IL NO DELLA FAMIGLIA ALLA NUOVA EDIZIONE DEL PREMIO TENCO
Non c’è pace per Luigi Tenco e nemmeno per la sua eredità che è stata messa a rischio dal premio che porta il suo stesso nome. Il Premio Luigi Tenco si avvicina e proprio per questo la famiglia ha deciso di mettere in scena una dura presa di posizione che ha colpito gli organizzatori amareggiati dopo le parole degli eredi. Dal 17 al 19 ottobre prossimi all’Ariston di Sanremo, andrà in scena il Premio Tenco istituito anni fa con il suo obiettivo di omaggiare e lanciare i cantautori che, altrimenti, non riuscirebbero ad emergere in un mondo commerciale e consumistico, lo stesso che ha ormai preso il “potere” sulla cerimonia tanto da spingere la stessa famiglia del cantautore che si uccise al festival di Sanremo 1967, di prendere apertamente le distanze tramite comunicato ufficiale in cui si legge: “L’accostamento del Premio Tenco ad altri festival musicali che nella maggior parte dei casi hanno interessi commerciali rappresenta uno snaturamento inconcepibile ed in contrasto con le ragioni per cui fu istituito. La distorsione della storia del cantautorato, diffusa addirittura da chi dovrebbe rappresentare il Tenco 2019, evidenzia interessi ben lontani da quelli perseguiti per decenni dal Premio Tenco“.
LA RISPOSTA DEGLI ORGANIZZATORI
L’integrità di Luigi Tenco, il suo senso artistico e il suo essere musicale sono messi a rischio da un’edizione dal sapere commerciale che metterà insieme, sullo stesso palco, Eric Burdon, e poi Gianna Nannini, Daniele Silvestri, Vinicio Capossela, Manuel Agnelli e Rancore, Nina Zilli, Levante, Ron, Petra Magoni, Achille Lauro e Morgan, che condurrà la serata in tv. Il messaggio della famiglia è chiaro “Il Premio deve riscoprire i cantautori non lanciare personaggi già noti” e non deve essere nemmeno il pretesto per lanciare “un banale circo-spettacolo” puntando il dito contro gli eventi satellite come «L’Aperi-Tenco» o la «Movida-Tenco». La famiglia chiede a gran voce che venga ripristinata «l’identità culturale» del Premio che non deve essere, in alcun modo, trasformato in una kermesse “mediatica o pubblicitaria”. Dal canto loro gli organizzatori hanno risposto alla famiglia proprio durante la conferenza stampa di ieri riferendo: “L’intervento ci ha sorpreso, stupito e addolorato; non ce lo aspettavamo e ci ha sorpreso anche la tempistica, quasi chirurgica, con l’odierna presentazione…La famiglia Tenco è sempre invitata a vivere la rassegna, a maggior ragione quest’anno, per vedere che il programma merita comunque“. Come finirà questa diatriba?