E’ drammatica la vicenda di una donna di 39 anni che è morta dopo aver preso a lungo un integratore. Come si legge sul sito de Il Fatto Quotidiano, la vittima si chiama Krystal Talavera, una cittadina statunitense della Florida, che all’improvviso si è accasciata a terra per poi morire. Krystal, infermiera e mamma di 4 figli, stava preparando una colazione speciale per la festa del papà che oltre oceano si celebra la terza domenica di giugno quando ad un tratto, senza alcun preavviso, ha perso conoscenza. Il corpo, rinvenuto a fianco di una tazza di caffè con all’interno un integratore a base di kratom, è stato ritrovato dal padre del figlio più piccolo, tale Biaggio Vultaggio. La donna è stata trasportata in ospedale immediatamente ma a nulla sono valse le cure dei sanitari visto che la stessa è morta per “intossicazione acuta da mitraginina“.
Di fatto la signora Krystal ha perso la vita per aver assunto troppe volte l’integratore, così come specificato anche da Tamara Williams, l’avvocato della vittima: “il kratom crea dipendenza e può essere mortale”. Devin Filippelli, figlio maggiore della donna, ha intentato in seguito una causa contro la Kratom Grow LLC: “Gli integratori di mia madre – ha spiegato – hanno prodotto effetti simili agli oppioidi causandole insufficienza respiratoria“.
INTEGRATORE TUTTI I GIORNI, MORTA UNA DONNA: “LE AVEVANO DETTO FOSSE SICURO”
Secondo quanto sostiene il ragazzo di 21 anni, la mamma sarebbe stata convinta da un amico ad assumere degli integratori, credendo fossero “sicuri e naturali”. La vicenda risale al giugno del 2021, ma lo scorso 26 luglio è arrivata la sentenza del tribunale, così come si legge sul tabloid inglese The Guardian, conclusasi in favore della vittima con un risarcimento da ben 11 milioni di dollari.
“Sottolineo ancora una volta – le parole del giudice Donald Middlebrooks – che nessun risarcimento danni sarà mai adeguato e che questa decisione non riflette altro che un’adesione a casi precedenti”. L’avvocato della famiglia ha chiosato: “Questa sentenza da 11 milioni di dollari dovrebbe essere un campanello d’allarme per l’industria del kratom su questa sostanza pericolosa e non regolamentata”.