Tutti gli anni, il 2 febbraio, la Chiesa celebra la Presentazione di Gesù al Tempio, un evento narrato nel Vangelo secondo Luca al 2° capitolo. Tale liturgia prende spunto da quanto detto dal vecchio Simeone, presentato come un uomo giusto e timorato di Dio, il quale, riferendosi al piccolo Gesù, lo indicò proprio come “luce per illuminare le genti”. Ecco perché c’è l’usanza, in questo giorno, di benedire le candele e la festa viene chiamata appunto Candelora.
La storia della Presentazione di Gesù al Tempio e il contesto storico
La Presentazione di Gesù al Tempio rispondeva a una legge risalente a Mosè, secondo cui ogni primogenito maschio doveva essere offerto al Signore per dar modo poi alla famiglia di poterlo riscattare con un sacrificio. Tra l’altro c’è tutta una narrativa legata al ruolo delle mamme e in generale delle donne in questa legge, perché secondo essa la donna era impura del sangue mestruale e questa sua condizione aveva una durata di 40 giorni nel caso del figlio maschio e di 66 giorni nel caso fosse una femmina.
Dunque, era tradizione che ci fosse contestualmente l’offerta al tempio del primogenito e la purificazione. Secondo quanto riportato dal Vangelo secondo Luca, Maria e Giuseppe decisero di fare lo stesso ed è per questo che esattamente 40 giorni dopo il 25 dicembre si celebra la Candelora. Tuttavia non è stato sempre così, perché la Presentazione di Gesù al Tempio veniva celebrata in un’altra data e segnatamente nel giorno del 14 febbraio, in quanto veniva calcolato un periodo esattamente di 40 giorni dopo il giorno in cui arrivarono i Re Magi al cospetto del Bambin Gesù e quindi all’Epifania.
Da sottolineare che la prima testimonianza che racconta della celebrazione di questa festa è stata data da una scrittrice romana di nome Egeria, nella sua opera intitolata Peregrinatio. L’evento viene riportato nel capitolo numero 26 e racconta in maniera abbastanza esaustiva quanto si facesse nella liturgia. In particolare c’era l’usanza di accendere tutti i ceri presenti e anche le lampade, per poter godere di una luce potentissima che rappresentava l’arrivo sulla terra di Gesù che doveva fungere da guida verso la salvezza.
La collocazione temporale venne poi cambiata nel corso dell’episcopato di Papa Gelasio il quale ottenne l’inserimento della festività cristiana della Candelora in luogo di alcuni riti pagani che vennero aboliti. Inoltre, fu grazie all’imperatore romano Giustiniano che la ricorrenza fu poi fissata al giorno del 2 febbraio. Molto interessante rimarcare come, dal punto di vista concettuale, la chiesa cristiana orientale e quella occidentale abbiano delle visioni abbastanza differenti di tale ricorrenza. In Oriente si pone soprattutto l’accento sull’incontro che avviene tra Gesù e il vecchio sacerdote Simeone. Invece in Occidente la vicenda viene ricordata e festeggiata soprattutto per far prevalere l’aspetto della purificazione della madre di Gesù.
I Santi del giorno
Il giorno del 2 febbraio, oltre alla ricorrenza liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio, si ricordano anche santi e beati che si sono fatti apprezzare per la loro vita terrena, tra cui: San Floscolo, San Lorenzo, San Burcardo, il Beato Simone Fidati, il Beato Pietro Cambiani, Santa Caterina de’ Ricci, Santa Giovanna di Lestonnac, San Nicola da Longobardi, il Beato Stefano Bellesini, San Giovanni Teofane Venard e la Beata Maria Domenica Mantovani.