Per Giancarlo Giorgetti è necessario rinnovare la previdenza privata che risulterebbe ancora “vecchia”, risalente addirittura a 20 anni fa, nel 2005. In futuro la pensione complementare diventerà praticamente “indispensabile”, motivo per cui occorre correre ai ripari già da adesso.
A fronte delle criticità del sistema pensionistico dell’INPS, sarà fondamentale valutare l’adesione ai fondi integrativi, che aiuteranno grazie ai rendimenti medi ad aumentare il totale dei cedolini previdenziali (arrivando quasi a totalizzare quanto percepito come stipendio).
La revisione della previdenza privata secondo Giorgetti
Giancarlo Giorgetti è sempre più convinto di dover rivedere la previdenza privata, che rappresenterebbe ancora “datata di 20 anni”. Modernizzarla significa contribuire alle finanze pubbliche e a garantire ai soggetti che ne usufruiranno un miglior e maggior benessere.
Secondo Osnato, responsabile degli aspetti economici e del partito politico Fratelli di Italia, dichiara che le pensioni integrative devono essere riviste per permettere ai potenziali interessati di conoscere le informazioni e i dettagli (come ad esempio i rendimenti medi) al fine di stabilirne la convenienza.
Sempre dalle parole di Osnato, si riflette e si invita il Governo a valutare di ridurre il pressing fiscale applicato alle aliquote relativamente alle plusvalenze ricavate (sia dagli investimenti che dalle stesse pensioni integrative).
Incentivare all’uso dei fondi integrativi
L’obiettivo è quello di alleggerire la fiscalità e incentivare i potenziali interessati a prendere parte ai differenti fondi proposti dal mercato. Infatti, ogni Fondo previdenziale complementare può essere deciso secondo la propria convenienza e naturalmente esigenza.
Rivedere la previdenza privata è un primo step importante per incentivarne l’utilizzo e migliorare (anche se indirettamente) il sistema pensionistico pubblico. Osnato ribadisce che la finalità ultima è aumentare la sicurezza della comunità sociale e ripristinare la salute finanziaria dei potenziali beneficiari.
Purtroppo, nonostante l’aumento di richiesta per aderire alla previdenza privata, i numeri non sono ancora sufficienti. Quasi sicuramente tra gli emendamenti occorrerà ridurre le aliquote – come detto – sulle plusvalenze.