Come sarà la salute di un bimbo da adulto? La risposta sta tutta nei suoi primi 1000 giorni di vita, ovvero i due anni successivi alla nascita comprendendo la gestazione: a rivelarlo in un interessante articolo sono stati gli specialisti dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma che hanno affrontato questa tematica con un intervento su ‘A scuola di salute’, il magazine digitale interno alla struttura ospedaliera su cui ha giurisdizione la Santa Sede. A detta dei medici a influenzare in modo positivo la salute del neonato non sono solo i comportamenti dei genitori prima del concepimento e durante i nove mesi di gravidanza ma anche le scelte compiute nel corso dei primi due anni: infatti vanno tenuti in debito conto fattori come l’alimentazione, l’età biologica, l’ambiente in cui si vive, lo stress e anche l’eventuale attività fisica dato che questi hanno un impatto sullo sviluppo del sistema nervoso del nascituro e probabilmente anche nel corretto funzionamento dei piccoli organi del feto. A tal proposito proprio il “Bambin Gesù” ha dato vita da tempo a ‘Mammainforma’, un progetto ad hoc in cui le future madri vengono informate in modo da poter crescere il loro piccolo nel modo più giusto durante quei fatidici 1000 giorni.
“PRIMI 1000 GIORNI DI VITA DEL NASCITURO DECISIVI PER LA SUA SALUTE”
Secondo il professor Alberto Ugazio del dipartimento di Medicina Pediatrica dell’ospedale capitolino, intervistato a tal proposito dal sito VaticanNews, questi primi 1000 giorni di vita del bambino solo esiziali, “anzi essenziali”, dal momento che quando si trova nell’utero materno tutto ciò che lo circonda ha una notevole influenza. “Sono tutti elementi che regolano il funzionamento dei nostri geni e che possono in qualche modo determinare la maniera in cui questi vengono espressi dal nostro organismo” ha spiegato Ugazio, secondo cui tale regolazione influenzerà non solo la salute ma pure le malattie a cui il bimbo sarà soggetto. Ma anche il comportamento dei genitori è rilevante: “Le influenze iniziano sugli ovociti nelle cellule-uovo materne e sugli spermatozoi” ha aggiunto, riferendosi poi al progetto ‘Mammainforma’ che invita i genitori a iscriversi per ricevere informazioni in base al periodo che loro stessi hanno indicato, ovvero pre-concepimento, durante la gestazione o entro il compimento del secondo anno di età. “Diamo consigli su come far sì che venga fornita al bambino la migliore chance per una buona salute, sottoponiamo i genitori a questionari e ciò ci dà la possibilità di raccogliere informazioni su come comunicare meglio con loro su questi temi” ha concluso Ugazio.