La Fondazione Progetto Arca ha inaugurato a Roma – proprio nella giornata di oggi, 14 febbraio 2025 – il primissimo guardaroba sociale della Capitale che ad oggi ha solamente un precedente aperto lo scorso settembre in quel di Milano: lo spazio scelto dalla Fondazione di Alberto Sinigallia è quello della Casa del Volontariato di via Filippo Corridoni 13 (in zona Prati-Mazzini) già sede del Forum Terzo Settore, dell’associazione Vol.A in Rete-Volontari per il Giubileo e di numerose altre iniziative di Progetto Arca come il market solidale e lo sportello di ascolto ed orientamento; il tutto in un bene confiscato alle mafie ed assagnato a Roma Capitale per le attività sociali.
Ad affiancare Progetto Arca nell’iniziativa del guardaroba sociale troviamo – ancora una volta – il noto marchio di indumenti H&M Italia che ha messo a disposizione abiti, accessori e arredi che le circa 100 persone individuate dai servizi sociali potranno scegliere gratuitamente una volta al mese per poter rinnovare (o creare da zero) il loro guardaroba personale, accompagnati dai volontari della fondazione che li assisteranno nella scelta in base alle loro esigenze, che siano colloqui lavorativi o – più semplicemente – la vita di tutti i giorni.
Alberto Sinigallia (Progetto Arca): “Il guardaroba sociale come luogo innanzitutto di inclusione”
“Il guardaroba sociale – spiega il presidente di Progetto Arca Alberto Sinigallia – è un luogo prima di tutto di inclusione” che mira a dare alle persone in difficoltà “una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale“, permettendo loro al contempo di incontrare “i volontari che li accolgono con un sorriso” e gli prestano ascolto e conforto in un “momento di difficoltà” aiutandoli a raggiungere quella necessaria “reintegrazione sociale“; il tutto – peraltro – superando il concetto dei kit preconfezionati di indumenti in una rinnovata ricerca di individualità e dignità personale che ha già portato a gettare le basi per una futura apertura simile in quel di Bari.
Dal conto suo – invece – la Sustainability Manager di H&M Italia Francesca L’Abbate ha posto l’accento sull’impegno “di Progetto Arca per promuovere l’inclusione sociale e l’integrazione” totalmente “in linea con i valori” del brand che rappresenta e che aiuta la fondazione milanese dal 2021: dopo il primo guardaroba sociale nel capoluogo lombardo – ricorda L’Abbate – “siamo entusiasti di poter offrire il nostro supporto anche a Roma” e alle eventuali future apertura in “altre città italiane“, collaborando allo “sviluppo delle comunità” locali e promuovendo “la circolarità e la sostenibilità, attraverso la donazione di arredi e abiti“.
“Siamo contenti – sottolinea, invece, l’assessore alle Politiche sociali Barbara Funari – di inaugurare anche a Roma (..) il guardaroba sociale” che crea un terzo servizio tra “abiti nuovi, beni alimentari e orientamento al lavoro (..) in un’unica sede” frutto dei sequestri alle mafie, utile “non solo per offrire aiuti pratici, ma anche per favorire un miglioramento della qualità della vita“; mentre – infine – la portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio Francesca Danese ci ha tenuto a ringraziare “Fondazione Progetto Arca, il presidente e tutti i volontari per questo nuovo e grande impegno civico e solidale” che rappresenta una vera e propria “risposta (..) al disagio socioeconomico che ha impoverito molte persone sole e famiglie“.