La ministra Alessandra Locatelli è stata intervistata stamane dal quotidiano Il Corriere della Sera e nell’occasione ha illustrato le linee guida del piano di aiuto alle famiglie che hanno al loro interno delle persone disabili, il cosiddetto Progetto di Via: “Significa poter integrare tutti i servizi di cura e tutte le attività dovute facendo in modo che lo Stato non si limiti a fornire prestazioni, ma si prenda in carico la persona e la accompagni nel suo percorso di crescita fino all’eta adulta e nella vita”, spiega la ministra. Ma come si può realizzare un progetto di tale tipo? “Intanto con la consapevolezza che questo è un momento strategico di cambiamento e dobbiamo coglierlo insieme: istituzioni, Terzo settore, imprese e cittadini”.
E ancora: “Consentirà un salto di qualità nella presa in carico della persona con disabilità”. Un altro importante decreto riguarda l’invalidità civile: “La riforma della valutazione di base cambierà il metodo per l’accertamento, che oggi è calcolato sulla base di rigide tabelle percentuali, con l’introduzione della valutazione delle funzionalità e declinando il concetto di disabilità come previsto dalla convenzione Onu, ma soprattutto semplificando e sburocratizzando tutte le procedure”.
PROGETTO DI VITA, MINISTRA LOCATELLI E LE TEMPISTICHE
In merito alle tempistiche, la ministra Alessandra Locatelli fissa come orizzonte il 2024 in anche all’approvazione del PNRR. Verrà anche riorganizzato l’Osservatorio disabilità: “L’obiettivo è renderlo un organo autorevole e snello. Dovrà lavorare tanto e confrontarsi con enti e amministrazioni”. Obiettivo arrivare a redigere un “Piano nazionale della disabilità che non sarà un libro di filosofia, ma un punto di riferimento condiviso: per questo ho voluto promuovere Expo Aid, occasione preziosa per ascoltare e raccogliere suggerimenti”. Per quanto riguarda invece le risorse necessarie per realizzare questo importante Progetto di vita, l’esponente del governo Meloni spiega: “Un altro obiettivo del Piano è quantificare le risorse che già si spendono: all’interno dell’Osservatorio mi confronterò con tutti i ministri con questo obiettivo e magari scopriremo che si possono ottimizzare le risorse”.
E ancora: “Io voglio avviare un percorso e nel momento in cui parlo di Progetto di Vita sulle persone significa che unifico le risorse perché penso alla persona nel suo insieme: che studia, lavora, si muove, fa sport, si cura… La Regione Lombardia in questo senso ha avviato una sperimentazione che seguiamo con attenzione. Come dicevo, vogliamo evitare che il singolo rincorra bonus e opportunità, deve essere lo Stato a farsene carico e a spiegare cosa gli spetta e come muoversi per ottenerlo”.
PROGETTO DI VITA, MINISTRA LOCATELLI E L’EXPO AID
Questa settimana si terrà anche Expo Aid, il convegno sulla disabilità: “Ci consentirà di gettare le linee guida del Piano operativo nazionale per la Disabilità che verrà emanato dal Presidente della Repubblica. Ho immaginato un punto di incontro e confronto con tutti gli attori principali del mondo della disabilità, con le associazioni e gli Enti di terzo settore che se ne occupano ogni giorno. Credo ci aiuterà a non finire in coda alle agende delle priorità, anche perché intanto all’estero già ci vedono come un modello: al Congresso Mondiale dell’Onu sulla disabilità cui ho partecipato in giugno mi hanno contattata 14 Paesi, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Francia e Germania, per capire come l’Italia affronta il tema della disabilità in diverse sue articolazioni e ispirarsi”.
Da qualche giorno è cominciato il nuovo anno scolastico e sui prof di sostegno la ministra spiega: “Serve un lavoro di formazione generale e, aggiungo, un cambio di prospettiva: la disabilità non come questione di chi la vive o della sua famiglia, ma come responsabilità condivisa”. Chiusura dedicata all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone disabili: “Anche qui il Piano deve puntare a valorizzare ogni capacità: vogliamo spiegare agli imprenditori che dare un posto di lavoro non è beneficenza ma una opportunità anche per le loro aziende come tante esperienze dimostrano”.