A Mattino 5 il caso di un noto psichiatra di Milano, Stefano Maria Cogliati Dezza, che è stato condannato a 4 anni in primo grado per violenza sessuale, perchè avrebbe costretto una paziente 25enne ad avere rapporti sessuale, paziente che si ritiene avere problemi psichici. Il programma di Canale 5 ha intervistato l’avvocato dello psichiatra che ha rimandato al mittente ogni accusa: “Ieri taluni giornali hanno ricostruito la vicenda processuale del primo grado attraverso, anche voi lo avete riportato, il capo di imputazione e il fatto che è stato condannato a una pena di 4 anni e 6 mesi. Però in tutto questo quello che emerge è in sostanza la verità processuale, la ricostruzione dei fatti nell’ottica della pubblica accusa e dell’accusa privata”.
E ancora: “Non si è tenuto conto che bisogna tenere conto anche l’altra campana, in un processo penale va sempre sentita anche l’altra parte come in un normale contraddittorio. Ci vuole uno stato di inferirotià psichica per un reato di questo genere – ha aggiunto l’avvocato – la persona offesa si è laureata in archeologia all’universitò di Roma, lavora come archeologa, scrive sui gironali, è una persona perfettamente capace di intende e di volere. Le faccio inoltre presente che lei aveva solo un problema borderline di carattere istrionico, perfettamente capace di intendere e volere. E’ stato inoltre un rapporto di durata, più di otto mesi, come può non essere consenziente una persona per questo tempo? Si tratta di un rapporto sessuale accettato da entrambe le parti”.
PSICHIATRA CONDANNATO A MILANO PER VIOLENZA SESSUALE: “STATE CREANDO UN MOSTRO”
E ancora: “C’è un caso della Cassazione del 2008 riguardante un psichiatra che ha avuto un rapporto con un paziente e che ha annullato la condanna in quanto il fatto non sussiste”. Perchè ha denunciato la psichiatra di Milano? “Perchè la donna è stata scoperta dal fidanzato e poi padre e la madre l’hanno indotta a querelare il mio assistito”.
Sul fatto che uno psichiatra possa avere un rapporto con una paziente: “Non c’è dubbio che c’è una violazione della norma deontologica, ma è diverso da quello penale. Se il rapporto è di durata – ha aggiunto – vuol dire che è consenziente, se no non si spiega. Questa è la nostra linea di difesa”. Quindi l’avvocato ha aggiunto: “Io ho paura del tribunale del popolo che stanno creando il mostro. Noi abbiamo tre gradi di giudizio per fortuna quindi prima di tranciare giudizi almeno aspettassero le motivazioni della sentenza”.