Con una mossa – nuovamente – a sorpresa, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una tregua in Ucraina che durerà per un totale di 72 ore per permettere le celebrazioni la cosiddetta ‘Giornata della Vittoria’ che in Russia commemora la fine della Seconda guerra mondiale: l’annuncio è stato fatto attraverso i canali comunicativi ufficiali del Cremlino ed è attualmente in attesa di conferme da parte di Kiev; il tutto seguendo a strettissimo giro la recente tregua annunciata a ridosso della Pasqua ortodossa (quest’anno coincidente con quella cattolica) e che in quell’occasione durò per un totale di 30 ore tra il 20 e il 21 aprile.
Partendo proprio da qui prima di arrivare alla nuova tregua in Ucraina, è bene ricordare che nonostante in quell’occasione lo stesso presidente russo – annunciando la sua decisione di interrompere i combattimenti – precisò che a fronte di eventuali attacchi ucraini durante le 30 ore di pausa dal conflitto avrebbe risposto in modo durissimo, allo scadere della tregua entrambi i paesi si sono accusati di aver violato l’accordo (non scritto) per centinaia a centinaia di volte.
Putin annuncia a sorpresa una tregua in Ucraina: “Stop ai combattimenti tra l’8 e l’11 maggio”
Tornando al presente, l’attuale tregua in Ucraina annunciata dal presidente russo sembra estendere la precedente proposta pasquale: secondo l’ufficio stampa del Cremlino – infatti – la pausa dai triennali combattimenti dovrebbe durare dalla mezzanotte dell’8 maggio fino alla mezzanotte dell’11 per un totale di esattamente 72 ore; ferma restando la ormai consueta – e vedremo quando si rivelerà veritiera – precisazione che “in caso di violazione [da parte di Kiev] le forze armate della Federazione Russa forniranno una risposta adeguata ed efficiente“.
Nel comunicato di annuncio unilaterale della tregua in Ucraina, l’ufficio di Putin precisa anche che “Kiev dovrebbe seguire questo esempio” pur trattandosi – a differenza della Pasqua – di una festività esclusivamente russa: la scelta di interrompere i combattimenti, infatti, è legata a quella che in Russia viene chiamata ‘Giornata della Vittoria‘ con il quale si commemora l’80esimo anniversario della vittoria dell’ex URSS sulle truppe nazifasciste con una serie di parate ed eventi pubblici che normalmente sono seguitissime e partecipatissime dalla popolazione