“NON VOGLIAMO OCCUPARE L’UCRAINA”: PARLA VLADIMIR PUTIN
«La Russia non ha intenzione di occupare l’Ucraina»: lo dice il Presidente russo Vladimir Putin in un discorso al Governo diffuso in televisione. Entrato nella terza settimane di guerra in Ucraina – chiamata “missione militare speciale” dal leader del Cremlino – Putin attacca tanto Zelensky quanto sopratutto l’Occidente per le dure conseguenze alle altrettanto dure sanzioni lanciate contro Mosca dallo scorso 24 febbraio.
«Le truppe stanno portando avanti le operazioni con successo», spiega ancora il Presidente russo, «Tutto secondo i piani, non avevamo altra»: nel discorso alla nazione, l’ex KGB si scaglia contro Kiev, «Il vero genocidio avviene da otto anni nel Donbass. La mattina del 24 febbraio ho citato pubblicamente i motivi e l’obiettivo principale della Russia, ossia aiutare il nostro popolo nel Donbass, soggetto di un genocidio per quasi otto anni con i metodi più barbari». Mentre l’omologo ucraino Zelensky interveniva al Congresso Usa chiedendo più presenza dell’Occidente nella guerra, Putin di contro sosteneva da Mosca che l’invasione iniziata tre settimane fa è stata una scelta obbligata in quanto a Kiev si sarebbero potute avere presto armi nucleari garantite dalla Nato. «Se avessimo limitato le operazioni al Donbass avremmo solo creato un’ altra linea del fronte senza fine su cui si sarebbe attestata la Nato ponendo una minaccia alla Russia. Non avevamo nessuna alternativa per la sicurezza della Russia alla operazione che stiamo eseguendo», ha aggiunto Vladimir Putin.
IL DISCORSO DI PUTIN CONTRO L’OCCIDENTE
Secondo il Capo del Cremlino all’inizio della “operazione speciale” la Russia aveva proposto alle autorità di Kiev di evitare la guerra ritirando le truppe nel Donbass: «Hanno rifiutato. È una loro scelta. Presto si accorgeranno come vanno le cose davvero. L’operazione procede bene. Esattamente secondo i piani». Si riferisce poi direttamente alle popolazioni occidentali lanciando il messaggio in pieno “stile Putin” provando a deostruire le posizioni dei leader stranieri: «i vostri governi cercano di convincervi che la colpa è della Russia. Sanzioni un duro colpo all’economia mondiale». Non solo, Putin promette che la Russia non tornerà indietro dall’operazione in Ucraina, «Occidente non ci conosce. E azzarda paragone tra russofobia e antisemitismo». Qui infatti il Presidente russo paragona, al termine del suo discorso in tv, la valanga di sanzioni e dichiarazioni anti-russe addirittura alle persecuzioni contro gli ebrei: «L’Occidente – ha detto Putin – ha fatto cadere la maschera della decenza e ha cominciato ad agire in modo odioso. Si impone un parallelo con i pogrom antisemiti».