LA PRIMA (STORICA) TELEFONATA TRA PAPA LEONE XIV E VLADIMIR PUTIN: ECCO COSA SAPPIAMO
Dopo neanche un mese di permanenza al Soglio Pontificio, Papa Leone XIV riesce a sentire il Presidente russo Vladimir Putin per la prima storica telefonata tra Cremlino e Vaticano dall’inizio della guerra in Ucraina: nonostante la sostanziale “terzietà” della Chiesa a livello diplomatico tra Kiev e Mosca sotto il Pontificato di Francesco, un colloquio diretto tra i due leader non era mai avvenuto prima. È il Cremlino ad annunciare la telefonata avvenuta questo pomeriggio, prima della nuova video conferenza tra Putin e il Presidente USA Donald Trump: «c’è stato un colloquio tra il Presidente della Russia e Papa Leone XIV», sottolineano da Mosca risvegliando media e cancellerie internazionali.
Pochi giorni dopo la piena disponibilità data da Prevost sui colloqui di pace da tenersi in Vaticano, finora non colti dalla Russia (anche se ha sempre ringraziato la proposta partorita dalla Santa Sede, ndr) è il leader in guerra da oltre 3 anni – dopo l’invasione in Ucraina – a sentire personalmente il Santo Padre comunicando forte apprezzamento per lo sforzo di pace che sta producendo la Chiesa. Oltre infatti ad avergli augurato pieno successo nella missione morale a cui è chiamato Papa Leone XIV, Putin ha ribadito l’intenzione – accolta anche dal Pontefice – di proseguire di contatti anche nel prossimo futuro.
La Russia si dice pronta ad una soluzione diplomatica, avrebbe detto Vladimir Putin al telefono con il Papa sempre secondo la versione data dal Cremlino, in attesa invece di un comunicato dal Vaticano che da tradizione ha tempi diplomatici più “lunghi” e “felpati”.
È poi sempre nella telefonata a distanza che il Presidente russo avrebbe confermato un interesse specifico nel raggiungere la pace finale in Ucraina tramite «mezzi politici e diplomatici», ribadendo però che una autentica risoluzione della crisi con Kiev si pone come necessaria per «eliminare le cause profonde del conflitto». Insomma, le posizioni di base non variano ma di certo va registrato il passo diplomatico di un colloquio non atteso, per di più con un leader morale e non politico come il Santo Padre.
NUOVO COLLOQUIO DI UN’ORA FRA IL CREMLINO E IL PRESIDENTE TRUMP: LA PACE SI ALLONTANA
È poi nella telefonata con Papa Leone XIV, fa sapere il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov questo pomeriggio, che Putin avrebbe richiamato l’attenzione del Santo Padre sulle ultime azioni di guerra mosse da Kiev contro le basi russe: «sono azioni di sabotaggio contro infrastrutture civili» sul territorio russo, dagli aeroporti ai ponti ferroviari. Tematiche che sono poi “tornate” nel colloquio ben più lungo avvenuto in serata fra il leader russo e il Presidente americano Donald Trump. Oltre un’ora e un quarto di telefonata, che segue quella di due settimane fa, e che fa intuire come il progetto di una pace definitiva sia ancora lontano.
Il tycoon ha parlato con Putin dei recenti colloqui di pace ancora in “stallo”, oltre all’attacco contro i bombardieri russi operato dall’intelligence ucraina: «una buona conversazione ma che non porterà alla pace immediata», ammette Trump con amarezza nei post social di questa sera. Sebbene il Ministro degli Esteri russo Lavrov ha spiegato proprio oggi che il doppio ciclo di colloqui con Kiev in Turchia ha prodotto comunque alcuni risultati importanti – e che si proseguirà fino alla pace definitiva – è sulla tempistica che l’America nutre dubbi sulla risoluzione della guerra.
Secondo Trump, gli attacchi contro Kiev e la risposta dell’Ucraina contro le basi russe, non sono prodromo ad una tregua imminente: in primo luogo perché Putin avrebbe sottolineato con l’omologo americano di essere pronto con ogni mezzo a «rispondere all’attacco contro gli aeroporti», definendo Kiev un interlocutore diplomatico “pari” a dei terroristi. Secondo il Cremlino Trump avrebbe poi confermato di non essere stato a conoscenza degli attacchi di domenica operati dall’Ucraina, ribadendo l’invito alla diplomazia per chiudere al più presto il conflitto. Nel frattempo, appena poche ore prima il Presidente Zelensky aveva sottolineato che un possibile vertice a quattro con Erdogan, Putin e Trump sarebbe pronto a partecipare con effetto immediato.
Nella telefonata tra Putin e Trump, dopo il colloquio con Papa Leone XIV, si è parlato anche di Medio Oriente e in particolare sui negoziati tra Stati Uniti e Iran per il nucleare: la Casa Bianca ha fatto capire al Cremlino che il tempo stringe anche sul fronte iraniano, con una decisione sulle armi che deve essere presa al più presto per impedire che Teheran possa avere un’arma nucleare al 100%. Putin da par suo avrebbe promesso di intervenire nelle discussioni con l’Iran provando a far raggiungere una conclusione rapida.