Il consumo dell’energia di un condizionatore dipende da diversi fattori, soprattutto dal modello in uso (per via della sua classificazione energetica). Tuttavia, con questo caldo eccessivo sono milioni in tutto il mondo le famiglie che utilizzano il climatizzatore per trovare un po’ di refrigerio nelle proprie case ma anche negli uffici.
Un consumo di massa comporta sicuramente ad una maggior energia, aumentando significativamente il costo in bolletta. Ancora oggi ci sono Paesi in via di sviluppo dove l’impianto di climatizzazione è meno utilizzato, come ad esempio sia in India che in Indonesia.
Il consumo di energia per il condizionatore sarà spropositato
Con il trascorrere degli anni il consumo di energia per alimentare il condizionatore in ogni Paese sarà sempre più alto. Lo scenario più spaventoso potrebbe verificarsi tra cinque anni, nel 2030 infatti, si stima che sarà richiesta una corrente elettrica ben 4 volte superiore rispetto al totale annui consumato in tutta Italia.
A conti fatti il consumo d’energia elettrica stimato supererà perfino quello utilizzato dall’intelligenza artificiale. Ma c’è un altro dato di cui tener conto, ovvero il conseguenziale aumento del riscaldamento globale a causa dell’enormità di impianti in funzione.
I climatizzatori d’aria fredda infatti, possono generare delle isole di calore soprattutto nelle grandi città, facendo aumentare la temperatura esterna di poco più di 2 gradi, alimentando il problema del caldo eccessivo.
In un futuro non troppo lontano dunque, andrebbero affrontati tali problemi e soprattutto sarà indispensabile intervenire tempestivamente con ogni forma di prevenzione volta a contenere le conseguenze ambientali.
Impianti di condizionamento attivi in tutto il mondo
Abbiamo accennato agli inizi che i Paesi in via di sviluppo stanno aumentando gradualmente la diffusione degli impianti di condizionamento. Tuttavia, secondo la scuola di Harvard, l’Iea e l’ISTAT, nel 2050 i condizionatori saranno “equi” in tutto il mondo.
Si pensa perfino che il loro utilizzo possa toccare quasi il 100% ovunque, dalla Germania all’Italia, dagli Stati Uniti d’America all’India e dall’Indonesia alla Francia.