Raffaele Lioce morto in casa da mesi/ Operaio che l’ha trovato: “Era in putrefazione”

- Giovanna Tedde

L'operaio che ha trovato il corpo di Raffaele Lioce, accumulatore seriale 80enne morto in casa a Foggia, racconta l'atroce ritrovamento sotto un cumulo di rifiuti.

Casa di Raffaele Lioce (Foto: Chi l'ha visto?) Casa di Raffaele Lioce (Foto: Chi l'ha visto?)

Il caso di Raffaele Lioce, il pensionato di 80 anni accumulatore seriale trovato morto in casa a Foggia pochi giorni fa, mesi dopo il decesso e soltanto grazie all’intervento di Chi l’ha visto?, è denso di punti oscuri che solo un’inchiesta potrà chiarire. Mentre le operazioni di sgombero dell’appartamento procedono a rilento, e avrebbero registrato una battuta d’arresto dopo il ritrovamento del cadavere, la trasmissione di Federica Sciarelli prosegue nella cronaca di una vicenda dai contorni drammatici e a tratti incredibili. Diverse settimane prima della scoperta del corpo, sepolto sotto una montagna di oggetti e rifiuti che l’anziano avrebbe accumulato nel corso degli anni, forze dell’ordine e Vigili del fuoco avrebbero condotto un sopralluogo senza esito: Raffaele Lioce, secondo quanto emerso all’esito di quelle verifiche, non era nell’abitazione.

I vicini di casa, però, allarmati dall’odore nauseabondo e sempre più forte proveniente dall’appartamento, oltre che dalla presenza di topi e insetti nel condominio, si sono rivolti proprio a Chi l’ha visto? e subito dopo sarebbero iniziate le operazioni di “bonifica” con la liberazione graduale dell’abitazione. È nel corso di questa ultima attività che gli operatori della ditta incaricata avrebbero fatto la terribile scoperta. Ai microfoni della trasmissione, le parole dell’operaio che ha trovato il cadavere di Raffaele Lioce sepolto sotto una montagna di giornali, vestiti e immondizia di tutti i tipi.

L’operaio che ha trovato Raffaele Lioce: “Non ci aspettavamo di trovare un corpo, ci dissero che avevano già controllato…”

Il racconto dell’uomo che ha trovato il corpo di Raffaele Lioce mesi dopo la scomparsa, sepolto sotto un cumulo di oggetti e rifiuti nella sua abitazione a Foggia, è il ritratto di una storia sconvolgente. L’ispezione precedente dei Vigili del fuoco e della polizia locale, secondo i vicini, non aveva portato al ritrovamento e lo stesso operaio è apparso stupito dell’accaduto: com’è possibile che nessuno, tra coloro che erano già intervenuti sul posto per controllare se l’anziano fosse in casa, si fosse accorto della presenza di un cadavere?

La testa fuoriusciva da sotto al letto, lui stava in diagonale e le gambe verso il muro – ha dichiarato l’uomo a Chi l’ha visto? -. Mentre pulivo la zona, mi sono abbassato e involontariamente l’ho toccato, poi ho visto che era un corpo solido e mi sono fermato. Sopra di lui c’era roba ammassata, indumenti, giornali, immondizia di ogni genere. Il cadavere stava là da 3-4 mesi, era in putrefazione. Non ci aspettavamo di trovare un corpo, ci avevano detto che l’appartamento era stato già controllato ed era libero, allora io sono andato tranquillo a pulire e sgomberare, me lo sono trovato praticamente tra le mani”. Raffaele Lioce, al quale era stato assegnato un amministratore di sostegno, aveva difficoltà a camminare e usava sempre le stampelle. Un amico della vittima sostiene che chi è entrato nella casa prima degli operai, mesi fa, avrebbe dovuto capire che l’anziano non potesse essersi allontanato dall’abitazione proprio per la presenza di quei supporti alla deambulazione dai quali non si sarebbe mai potuto separare. Oggi tantissime domande insistono sulla vicenda, al momento ancora senza risposta.

 

 





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