Chi è Raimondo Cataldo, con Labirinto cerca l’accesso a Sanremo Giovani 2019
Raimondo Cataldo, in arte Raim, presenta Labirinto, un pezzo dance, dalla musica calda e coinvolgente, piena di tastiere e suoni elettronici. Raim è un musicista e un cantante soul-dance, molto rythm’n’blues, dalla voce mutevole, mobile, calda. Il suo brano Labirinto parla d’amore, di un uomo che senza la persona amata si perde nelle strade della vita. Cerca di trovare una strada, di capire la sua realtà, quello che lo circonda, quello che vive. Ma alla fine sbaglia strada e finisce per tornare sempre dal suo amore, dalla sua guida. Nel 2018 ha partecipato a The Voice of Italy. Raimondo Cataldo è stato protagonista di una storia singolare proprio a Sanremo Giovani, ma nel 2017. In quella edizione era stato eliminato, insieme ad altri artisti, perché lo stesso brano che era in gara era arrivato tra i sessanta finalisti dell’edizione di due anni prima, cioè del 2015, scatenando numerose polemiche sulla gara canora e sul fatto che mancassero veri controlli riguardo i brani in gara. Infatti è vietato presentare un brano pubblicato precedentemente tramite altri canali mediatici al di fuori della Rai. Ora, quindi, la partecipazione di Raim a Sanremo Giovani, dopo la travagliata storia che lo ha legato alla rassegna, sarà come una sorta di rivalsa, di rivincita per questo artista, che sembra proporre brani validi e creativi. Questa volta sarà l’occasione per dimostrare soprattutto a se stesso di riuscire a conquistare la benevolenza dei giudici e del pubblico con le sue capacità musicali.
Raim, brani corposi e caldi
I brani di Raim sono corposi, caldi. I suoni sono ben organizzati e armonizzati. Vi sono diversi passaggi funkeggiati, sono pezzi ricchi di soul e di dance. E il suo canto è soul, proviene dalla black music, riesce a toccare toni molto alti liberando suoni delicati, sottili, e anche, al tempo stesso, a produrre inflessioni vocali nere, nasali e blues. Le linee di basso sono ben legate, ryth’m’blues, grintose. La sua musica fa tesoro del funky anni ’90, della dance anni ’90 e duemila, con diversi elementi che ricordano il sound dei Jamiroquai. È della provincia di Mantova, in passato ha sofferto di attacchi di panico, che lui considera come un incidente di percorso, e la musica, i live, il palco sono stati un’efficacissima terapia, perché si sentiva se stesso, si sentiva libero, a suo agio. È sicuramente un artista che potrebbe dare un valore aggiunto al Festival di Sanremo 2020 condotto da Amadeus, per il tipo di sound che fa tesoro di una grande tradizione e che si presta a regalare brani originali, per la presenza scenica di questo artista, nonostante l’esilità della sua corporatura e la timidezza del suo carattere, che lo ha accompagnato soprattutto nei primi anni della sua giovinezza, ma anche per la capacità di coinvolgere, emozionare e divertire. Ha ricevuto complimenti da J-Axe e Da Al Bano, che fu il coach della sua squadra. Quest’ultimo rimase entusiasmato da un acuto di Raim, durante The Voice of Italy, girandosi sulla poltrona.