Rangnick nuovo allenatore del Milan?/ Canovi: non si può ripartire da 0! (esclusiva)

- int. Simone Canovi

Ralf Rangnick nuovo allenatore del Milan? Intervista esclusiva a Simone Canovi sulle ultime indiscrezioni che vogliono il tedesco prossimo tecnico e ds dei rossoneri a giugno.

Rangnick Milan Ralf Rangnick, 62 anni (Foto LaPresse)

L’indiscrezione sta ribalzando in questi giorni su tutti i quotidiani sportivi, ma per il momento nulla di ufficiale filtra da Milanello: Ralf Rangnick sarà il prossimo allenatore del Milan a fine stagione? Parliamo dunque del tecnico e dirigente sportivo tedesco, al momento in forza come responsabile degli osservatori di Red Bull Brasil e dei New York Red Bulls, che secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal giornale Bild, pare prossimo a diventare allenatore e ds del Milan. A giugno dunque il club rossonero dovrebbe dire addio a Stefano Pioli (arrivato però solo a ottobre), nome che però avrebbe il caloroso sostegno di Boban e Maldini. Al momento però non vi è ancora nulla di ufficiale, ma le voci continuano a rincorrersi. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito l’operatore di mercato Simone Canovi: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.

Cosa ne pensa delle indiscrezioni della Bild, secondo cui Ralf Rangnick sarebbe pronto a diventare il prossimo allenatore del Milan? Sinceramente sono un po’ stupito, quantomeno perchè questo ruolo in Italia non è molto usuale. Semmai se ne potrebbe parlare in futuro.

Una scelta quindi che non condivide… No più che altro mi chiedo cosa potrebbe succedere, il Milan non può sempre ricominciare da capo. Ora ha un progetto, deve andare avanti con questo. E’ stato fatto un tipo di mercato, ci sono dei giovani forti, molto interessanti. Non so dove voglia arrivare la società rossonera.

Quindi che giudizio ha di Rangnick, come lo valuta? Non lo conosco molto bene, quantomeno visto il suo palmares ha avuto una carriera di allenatore e dirigente ottima. Sa cos’è il calcio!

Potrebbe essere un problema il fatto che è un allenatore straniero, magari è sempre difficile adattarsi al nostro calcio… No perchè abbiamo visto che ci sono tanti allenatori stranieri venuti in Italia molto bravi, come lo stesso Fonseca. Sanno adattarsi al nostro calcio e fare bene.

Quindi il vero problema è proprio di iniziare da zero un progetto? E’ quello che non va, bisogna andare avanti su un progetto, non capisco perchè il Milan ogni volta vuole sempre ricominciare da capo. Non so se Rangnick arriverà e pur non mettendo in dubbio il suo valore, è questa la cosa che non capisco maggiormente.

Ci sono club, squadre che in questi anni hanno lavorato bene? Al di là dell’Atalanta che è un esempio in questo senso, la stessa Lazio continua a lavorare molto bene. Non spende tanto, rivende poi i suoi gioielli con una plusvalenza molto alta. Prende giocatori molto bravi, con pochi innesti ogni anno. C’è la bravura di Tare, il suo direttore sportivo, dello stesso Simone Inzaghi, per la Lazio un vero tesoro. Quel qualcosa in più per la società biancoceleste.

E il Milan? Il Milan ha una politica di scouting molto valida, in questo senso nella società rossonera raggiungono vertici di qualità molto alti. L’importante è proprio andare avanti secondo un progetto che riporti il Milan a grandi livelli, dando quel tempo necessario perchè tutto questo avvenga!

 

(Franco Vittadini)

 





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