Rappresaglia Iran dopo raid Usa, cos'è successo e ultime notizie: missili contro basi americane in Qatar. "Ci riserviamo diritto di risposta" fa sapere Doha
RAPPRESAGLIA IRAN DOPO RAID USA: COS’È SUCCESSO
L’Iran ha risposto ai raid USA con un lancio di missili contro le basi americane in Qatar. L’allarme è scattato poco dopo le 17, ora italiana, quando i media iraniani hanno fatto sapere che le installazioni militari americane in Medio Oriente sarebbero state prese di mira nelle ore successive.
Poco dopo, il Qatar, che ospita la più grande base militare USA della regione, ha chiuso il suo spazio aereo. I timori si sono rivelati fondati, perché è arrivata la rappresaglia iraniana, con la segreteria del Consiglio supremo di sicurezza nazionale che ha voluto precisare come il numero di missili utilizzati per attaccare la base aerea di Al Udeid in Qatar sia stato pari al numero di bombe utilizzate dagli Stati Uniti per colpire le strutture nucleari iraniane.
Sirene d’allerta sono scattate anche nelle basi in Kuwait, Bahrein e Iraq, ma gli americani hanno fatto sapere che non c’è stato alcun attacco contro le altre basi nella regione mediorientale.
“LA REAZIONE DI TEHERAN ERA PREVISTA”
Fortunatamente, la rappresaglia iraniana non ha fatto vittime: il Qatar ha fatto sapere di aver intercettato i missili iraniani e che non ci sono stati feriti, ma ha anche precisato di riservarsi il diritto di rispondere. Nel frattempo, il presidente Donald Trump era già nella Situation Room.
La mossa di Teheran non ha colto di sorpresa la Casa Bianca perché, stando a quanto rivelato da un alto funzionario alla CNN, l’amministrazione Trump prevedeva che Teheran si sarebbe vendicata dopo gli attacchi statunitensi ai siti nucleari iraniani nel fine settimana.
Inoltre, ha fatto sapere che il presidente americano non vuole un maggiore impegno militare nella regione. Il funzionario ha detto che, secondo le prime valutazioni, i missili lanciati dagli iraniani lunedì non hanno colpito gli obiettivi previsti.
QATAR INFORMATO ANTICIPATAMENTE DELLA RAPPRESAGLIA IRAN
Il Ministero dell’Interno del Qatar ha dichiarato che la situazione della sicurezza nel Paese “resta stabile” e non c’è motivo di preoccuparsi dopo l’attacco di Teheran alla base aerea di Al Udeid. La mossa era stata comunque anticipata al Qatar, secondo il New York Times, a conferma che si è trattato di una “ritorsione controllata“, sulla scia di quanto accaduto dopo l’uccisione del generale Qasem Soleimani nel 2020.
L’idea era di rispondere al raid USA, lasciando però a tutti una via d’uscita. Allora la vendetta era stata pensata per non innescare una reazione a catena; ora, però, c’è il rebus della reazione di Washington.