«Sto bene, grazie a Dio»: così ha esordito Red Canzian ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il celebre artista è tornato sul periodo di malattia che ha dovuto affrontare, un momento particolarmente delicato: «È stata una cosa abbastanza inaspettata e molto grave. Me ne sono accorto da un giorno all’altro. Mi è venuta la febbre, l’infezione mi ha preso tutto, in particolare si stava attaccando alla mia protesi aortica: poteva diventare molto grave. Ma avevo troppe cose da fare, non avevo tempo. Sono stato curato da una sanità meravigliosa. A volte la critichiamo, ma dovremmo andare in America per capire la nostra efficienza».
Nel corso del lungo dialogo con Serena Bortone, Red Canzian ha ammesso di aver capito sin da subito di avere a che fare con la malattia: «L’ho sentito dentro di me. Io non sono mai stato nelle condizioni di perdere il senso dell’equilibrio e del pensiero. Non ragionavo, ero completamente aggredito da questa infezione. Avevo paura di non avere più il controllo del mio corpo. Dopo cinque giorni dall’operazione, sono uscito da questo tunnel e ho iniziato a riprendere in mano il mio corpo».
RED CANZIAN A OGGI È UN ALTRO GIORNO
Dopo aver parlato del ricordo del padre nel periodo di malattia – «Mi piaceva immaginare che chiamava a raccolta tutti lassù per darmi una mano, è un pensiero che mi confortava» – Red Canzian ha parlato del suo spettacolo e del lavoro portato avanti dai suoi cari: «Ho capito che non avrei potuto essere presente alle prove e ai primi debutti, sono andato a vederlo solo il 24 febbraio, chiedendo un permesso in ospedale e portando con me il dottore. Ma tutti hanno portato avanti il mio lavoro alla perfezione». Red Canzian ha poi spiegato di essersi sentito quasi in colpa per la sua assenza, seppur giustificata: «La prima volta che sono andato a vederlo mi sentivo quasi in colpa nei loro confronti. Avevo quasi timore a vederlo, ma devo dire sinceramente che nel primo tempo le lacrime sono scese. Nel secondo tempo ho cercato di darmi un tono, ma non ci sono riuscito molto».