Mentre in Italia si lavora ad una riforma per renderlo più efficiente, il reddito di cittadinanza fa il suo debutto in Germania. Il Bundestag ha, infatti, approvato un progetto di legge per introdurlo. A presentarlo il ministro del Lavoro e degli Affari sociali Hubertus Heil. Il provvedimento, che entrerà in vigore dal primo gennaio 2023, sostituisce l’Hartz IV, programma di politiche sociali e del lavoro in vigore dal 2005. Quest’ultimo unificava l’indennità di disoccupazione e il sussidio sociale per persone idonee al lavoro rendendola una indennità di disoccupazione II, che durava al massimo 18 mesi (24 dal 2007 per le persone over 58).
In base a quanto previsto dalla nuova misura, il sussidio di disoccupazione previsto spetterà a tutte le persone senza un lavoro fisso da almeno due anni e verrà aumentato da 449 a 502 euro al mese. Ma è prevista una riduzione delle prestazioni nei primi sei mesi dalla ricezione del reddito di cittadinanza in casi eccezionali, ad esempio se il disoccupato non collabora con costanza con i centri per l’impiego nella ricerca di un lavoro. Lo hanno chiamato Bürgergeld e nei piani del ministro Heil non eliminerà la povertà in Germania, “ma contribuiremo a ridurla“.
COME FUNZIONERÀ IL REDDITO DI CITTADINANZA IN GERMANIA
Oltre al reddito di cittadinanza, la Germania prevede di fornire 150 euro al mese per la formazione continua per chi ottiene una qualifica professionale o 75 euro per chi intraprende altre misure in tale campo. Quindi, la novità del Bürgergeld è che i beneficiari potranno guadagnare fino ad altri 410 euro con lavori saltuari, senza venir tassati e non saranno costretti ad attingere ai loro risparmi sino a una cifra di 60mila euro. Più in generale, comunque, lo scopo di questa legge, a differenza dell’Hartz IV, non dovrebbe più essere quello di trovare un lavoro ai disoccupati il più rapidamente possibile, ma formarli ad un lavoro a tempo indeterminato. I principali partiti di opposizione al parlamento federale, cioè Unione cristiano-democratica (Cdu) e Unione cristiano-sociale (Csu), hanno criticato duramente il reddito di cittadinanza.
Sostengono che tale misura riduca la motivazione ad accettare un lavoro e crei invece incentivi a sfruttare lo stato sociale, visto che molti cittadini grazie al Bürgergeld e ad altri contributi sociali potrebbero arrivare a 1.000-1.500 euro al mese. Alla luce di ciò, i popolari, come riportato da Agenzia Nova, intendono bloccare il provvedimento al Bundesrat. Per entrare in vigore il nuovo reddito di cittadinanza, dovrà essere infatti approvato dalla Camera a rappresentanza regionale. Qui i Länder a guida cristiano democratica, come riportato da Rsi, hanno ancora la possibilità di bloccare la proposta di legge, costringendo il governo di Olaf Scholz a compromessi. Di altro avviso è la Sinistra, le cui critiche riguardo l’importo del reddito di cittadinanza, ritenuto troppo basso.