Reddito di cittadinanza/ Multa per chi non si impegna nel lavoro: come funziona

- Danilo Aurilio

Continuano i problemi con il reddito di cittadinanza, visto che sembra tutto un flop. Ecco il problema delle multe che risultano difficili da applicare

Reddito di cittadinanza Lapresse

Il reddito di cittadinanza dovrebbe prevedere un nuovo sistema di decurtamento, che prevede una multa per chi viene ritenuto un soggetto “occupabile”, ma che fa intendere di voler rifiutare l’offerta lavorativa per “pigrizia”.

Sul sussidio economico proposto dal Movimento Cinque Stelle, ci sono diverse defaiance. Al di là dei problemi occupazionali, soprattutto presenti nel Mezzogiorno, un altro problema si verificherebbe nel sistema di decurtamento per la quale erano previste sanzioni importanti.

Reddito di cittadinanza: cosa si sa sulla multa da 5 euro al mese

Lo stato di confusione sul sussidio economico è elevato, sia per i percettori, ma soprattutto per il Governo che si è trovato in una condizione economica instabile, al quale oggigiorno, trovare una soluzione sembra quasi impossibile.

Ad esempio, vi era l’ipotesi di abolire definitivamente il reddito di cittadinanza ma anche di decurtare dall’importo totale del sussidio, una piccola parte di soldi per punire e incentivare i percettori del Reddito di cittadinanza, a trovare ed accettare qualsiasi proposta di lavoro gli venga fatta.

Dunque, chi si trova a rifiutare un’offerta lavorativa, potrebbe vedersi sottratti 5 euro al mese dal totale del Reddito di Cittadinanza percepito, fino al raggiungimento di un massimo pari a 300 euro.

Inoltre, ecco due novità sul Reddito di cittadinaza:

  • Il numero massimo delle offerte di lavoro da poter rifiutare, adesso diventa 2 (contro i precedenti tre);
  • La prima offerta è possibile che arrivi entro ottanta chilometri dal luogo di residenza del cittadino, la seconda potrebbe provenire qualsiasi parte d’Italia.

Il sistema di decurtamento sarebbe possibile qualora funzioni correttamente. Così come capita la maggior parte delle volte in Italia, le buone iniziative tardano ad arrivare o nel peggiore dei casi, presentano problemi non indifferenti.

In questo caso l’errore starebbe a monte, visto che molti Centri per l’Impiego non traccerebbero né le eventuali offerte di lavoro, ma soprattutto il “no” di molti percettori. Ciò, renderebbe impossibile sanzionare chi di dovere.





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