Il fondo previsto per il reddito energetico nel 2025 e destinato alle famiglie bisognose ora è provvisto di un iter più semplice.
Grandi novità in tema di reddito energetico 2025, le cui procedure per trasmettere l’istanza sono state semplificate e resa più agevole. Il regolamento è stato pubblicato dal ministero dell’Ambiente che ha provveduto a revisionare ed aggiornare su quanto previsto precedentemente.
L’indennità prevista a chi investirà sugli impianti fotovoltaici per l’utilizzo domestico servirà a coprire la somma di capitale riservata all’investimento. Ad averne dato comunicazione è stato il Decreto numero 124 e risalente al 28 marzo scorso, al cui interno sono state discusse anche le condizioni previste per l’assicurazione su eventuali rischi e la potenza massima di ogni impianto.
In che modo e a chi viene erogato il reddito energetico 2025?
Prima di discutere sul modo in cui è stata semplificata la domanda per il reddito energetico 2025, occorre specificare i requisiti necessari per il suo ottenimento. Si tratta di un contributo a fondo perduto che viene garantito ai nuclei familiari con un ISEE basso (entro 15.000€ oppure rialzato a 30.000€ se ci sono almeno 4 figli).
Oltre a soddisfare il requisito economico occorre godere di un diritto reale sugli spazi, zone o aeree dove verrà installato l’impianto fotovoltaico. L’indennità è suddivisa in 2.000€ fissi e in aggiunta 1.500€ per ciascuna potenza espressa in kW. Il contributo può essere utilizzato per coprire l’investimento complessivo e inclusivo di spese di manutenzione e assicurazione “multi rischi”.
Anche l’impianto deve godere di una potenza minima e di una massima, pena l’annullamento del contributo. A patto che l’installazione sia da “zero” e dunque “nuova realizzazione”, la potenza in kW dev’essere rispettivamente di 2 e 6.
Le regole per inviare la domanda
La semplificazione sull’invio della domanda per godere del reddito energetico nel 2025 è contenuta nel nuovo Decreto numero 124 e di quest’anno, il quale prevede che il diretto interessato potrà far domanda direttamente al portale GSE e successivamente richiedere l’ottenimento del contributo.
Le aziende che si occuperanno dell’installazione potranno godere a loro volta di un contributo significativo soltanto per “la loro adesione”.
Per Gilberto Pichetto, ovvero ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, è un passo in avanti verso il sostenimento delle rinnovabili e permetterne l’accesso anche ai cittadini meno abbienti.
